FERMO - Arrestato un marocchino di 37 anni, S.L. le sue iniziali dal commissariato di Pubblica Sicurezza di Fermo. E' ritenuto responsabile del reato di rapina impropria...
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Come si ricorderà verso le ore 16.40 di quel giorno una cliente del supermercato Conad di Porto San Giorgio, uscita dalla predetta attività commerciale, aveva raggiunto l’abitacolo della sua autovettura parcheggiata nei pressi. Non appena dentro all’abitacolo aveva appoggiato la sua borsa di pelle sul sedile anteriore destro – lato passeggero -.
Improvvisamente irrompeva all’interno del veicolo, dalla portiera anteriore destra, un uomo che afferrata la borsa tentava di dileguarsi in sella ad una bicicletta. La donna, uscita dal veicolo, nel tentativo di rientrare in possesso di quanto le era stato sottratto, bloccava il delinquente che però la colpiva al volto con un violento schiaffo che la costringeva a lasciare la presa.
La signora comunque non desisteva dal suo intento e per tale ragione rincorreva il rapinatore per circa 10 metri invocando aiuto. Poi lo perdeva di vista e chiedeva l’intervento della Polizia. La borsa, che era stata gettata dal rapinatore durante la fuga, le veniva restituita dopo poco da un passante.
Personale del commissariato si precipitava sul posto, posizionandosi alla fine di via Adami dove in effetti dopo poco veniva notato sopraggiungere un uomo in sella ad una bicicletta. L’uomo, alla vista della Polizia, lasciata la bici continuava la fuga a piedi dirigendosi verso la ferrovia, dove però veniva bloccato da altro personale del Commissariato di P.S. di Fermo intervenuto pure sul posto.
L’uomo, poi identificato per S.L., di anni 31, cittadino marocchino con vari precedenti per reati specifici, riconsegnava nell’immediatezza quanto aveva asportato dall’interno della borsa della vittima, ovvero: 55 euro, un accendino elettrico multicolore, un carica batterie portatile ed un pacchetto di sigarette.
Alla vittima, poi, portatasi presso l’Ospedale di Fermo, venivano riscontrate contusioni al volto a seguito di aggressione.
Sulla scorta della bontà degli elementi probatori raccolti nell’immediatezza del fatto dal personale del Commissariato di Fermo, la Procura della Repubblica ne richiedeva l’arresto al Gip che, facendo proprie le risultanze emetteva ordinanza di custodia cautelare che veniva eseguita, appunto, nel pomeriggio di venerdì associando il rapinatore presso il locale carcere. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico