P.S.Giorgio, chiede l'ora alle donne poi le palpeggia al seno e scappa

La polizia sul lungomare
 PORTO SAN GIORGIO - Lo hanno già battezzato “Jack la zizza” per quel suo vizio, irrefrenabile, di toccare il seno alle donne. Si avvicina, chiede...

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 PORTO SAN GIORGIO - Lo hanno già battezzato “Jack la zizza” per quel suo vizio, irrefrenabile, di toccare il seno alle donne. Si avvicina, chiede gentilmente l’ora e poi allunga la mano e palpeggia la vittima che resta senza parole. 

«E’ uno svergognato - dice l’ultima donna che ha subito le morbose attenzioni - deve essere una persona con problemi ma sinceramente non mi è parsa pericolosa. Devo dire che sono rimasta di stucco perchè quando è scappato di corsa mi ha chiesto scusa».
I casi segnalati, tutti sul lungomare, per fortuna sono solo due ma siamo appena al primo caldo e di gente in giro fino a qualche giorno fa ce n’era ancora poca. Invece negli ultimi giorni Jack la zizza, un omaccione di circa 50 anni, ha toccato brutalmente i seni a due donne e a una le ha tirato fuori la lingua. Da quanto segnalato sceglie donne di mezza età forse perchè questo lo traquillizza. 
Quello dei maniaci seriali, perchè di questo si tratta, non è un tema nuovo per le nostre zone. Ogni anno, ad esempio, escono allo scoperto quelli che si denudano o si toccano in permanenza davanti alle donne. L’anno scorso se ne sono visti tre che a giro entravano in azione. Uno si avvicinava alle donne e poi all’improvviso si calava già i pantaloni. Un altro era più raffinato, nel senso che si posizionava in auto, parcheggiava a ridosso della passeggiata sul lungomare, abbassava il finestrino e poi quando passavano delle donne si faceva vedere nudo. Messo a segno il quadro, si spostava con l’auto di poche centinaia di metri e ripeteva la scena. Ma il più forte di tutti, si fa per dire, è stato quello che per adescare le vittime le si avvicinava da dietro quasi fino a sfiorarle e iniziava a masturbarsi. 
Insomma siamo appena all’inizio dei primi bollori estivi e c’è da giurarsi che se le premesse sono queste ne vedremo di cotte e di crude.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico