PORTO SAN GIORGIO - Sono cominciati l’altro ieri notte i lavori preparatori alla demolizione del cavalcavia Beato Angelico, all’altezza del chilometro 277...
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La data della demolizione non è ancora stata fissata. Quello che si sa è che avverrà in una notte. Ad annunciarlo era stata Autostrade per l’Italia, dopo il sopralluogo dello scorso 28 luglio. Quel giorno, un tir che stava trasportando un escavatore aveva centrato il cavalcavia, danneggiando gravemente.
Al guidatore, rimasto illeso, l’incidente era costato una maximulta e il ritiro del libretto di circolazione, perché l’escavatore che stava trasportando non era ben fissato. Nell’impatto, infatti, era finito in mezzo alla carreggiata, non causando, per fortuna, ulteriori danni. Quelli arrecati al cavalcavia, invece, sono stati considerati troppo gravi, e costosi, per essere riparati. Da qui la decisione di ricostruirlo. Intanto, il ponte resta chiuso dal giorno dell’incidente. Chiusa, dallo stesso giorno, anche la corsia d’emergenza nel tratto di autostrada interessato.
Le richieste
Che ci vorrà solo una notte per demolire il cavalcavia era stato confermato anche dall’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Di Virgilio. «Nell’interesse dei residenti – aveva spiegato – e considerata la presenza di strutture ricettive, alberghiere e del centro neocatecumenale, chiederemo formalmente a Società Autostrade l’immediato ripristino del cavalcavia comprensivo di un passaggio pedonale in sicurezza». Quella notte, ovviamente, il tratto di autostrada interessato resterà chiuso. Gli interventi dell’altra notte sono stati effettuati dopo le ispezioni dei giorni scorsi. E anche l’altra notte, come nelle precedenti in cui l’A14 è rimasta chiusa, si sono creati code e rallentamenti sulla Statale. Traffico in tilt soprattutto per la presenza di mezzi pesanti che si sono riversati sull’Adriatica, ingolfando la circolazione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico