Ruba in uno chalet e tenta di fuggire a nuoto, ma non ce la fa. Ripescato, tira una bottiglia ai carabinieri. Ma è già fuori

Porto san Giorgio, ruba in uno chalet e tenta di fuggire a nuoto, ma non ce la fa. Ripescato, tira una bottiglia ai carabinieri. Ma è già fuori
PORTO SAN GIORGIO - Tunisino di 33 anni senza casa e senza documenti in regola, con un ordine di espulsione di tre mesi fa, ruba 200 euro in uno chalet di Porto San Giorgio e per...

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PORTO SAN GIORGIO - Tunisino di 33 anni senza casa e senza documenti in regola, con un ordine di espulsione di tre mesi fa, ruba 200 euro in uno chalet di Porto San Giorgio e per sfuggire alla vittima del furto che lo inseguiva si getta in mare, nuota fino a 400 metri dalla riva ma poi è costretto a desistere e viene acciuffato dai carabinieri del Nucleo radiomobile di Fermo.


Si prende due denunce, per furto e per l’inosservanza dell’ordine di espulsione del questore. Il personaggio è ancora in giro, però, e l’altra sera a mezzanotte ha colpito ancora.
 
L’operazione
Dopo che è stato “ripescato” ha cercato di tirare addosso ai militari una bottiglia di birra. Che il clandestino sia un soggetto pericoloso non ci sono dubbi. Mauro Luigi Cardinali Pietracci è la vittima, un imprenditore turistico, titolare dello stabilimento Stella Adriatica sul lungomare Gramsci a Porto San Giorgio e di un campeggio a Lido San Tommaso. Negli ultimi dieci giorni ha fatto i conti due volte con lo stesso individuo. Stavolta lo ha inseguito ma i soldi non li ha recuperati e i danni al gazebo restano da pagare. Tra furto di contanti e telone da ricomprare sono 700 euro in meno in bilancio.
Lo sforzo
E pensare che ce l’ha messa tutta per risolvere, con l’aiuto dei militari dell’Arma ovviamente, ma niente, il ladro senza fissa dimora è pronto per un nuovo colpo. Il suo rifugio fino a ieri era la casetta diroccata sul lungomare De Gasperi a Lido San Tommaso, vicino alla pizzeria Il Carrozzone. Lì aveva abbandonato lo zainetto con i soldi e qualcuno li avrà recuperati. Di sicuro non il legittimo proprietario che dieci giorni prima aveva subito un altro tentativo di furto da parte dello stesso individuo. Ieri notte è scattato l’allarme allo chalet e Mauro con la fidanzata e due suoi amici è arrivato subito, ha telefonato al 112 e si è messo a guardare le immagini delle telecamere.
La ricostruzione

Ha visto un individuo di carnagione scura con pantaloni scuri, felpa grigia e zaino nero. Pensando che potesse essersi diretto verso Lido Tre Archi, si è messo con gli altri tre alla ricerca del malvivente e, appunto, l’ha trovato nei pressi della casa diroccata. Gli si è avvicinato con gli amici e la ragazza e quello si è messo a correre verso il mare finché si è tuffato. Sono arrivati i carabinieri e lo hanno fermato ma dei soldi s’è persa traccia. «Dieci giorni fa era riuscito a entrare nel campeggio sempre per rubare, aveva scavalcato la recinzione – racconta la vittima del furto - stavolta è venuto allo chalet, ha tagliato il tendone e ha preso i soldi. Lo abbiamo trovato, ma è già in libertà. Abbiamo rischiato in proprio inseguendolo, poteva avere un coltello». Comprensibile lo sconforto di un uomo che ha avuto coraggio ma non gli è bastato, tutta questa fatica, questo impegno non sono serviti a niente. Purtroppo è sempre difficile cercare di arginare questi episodi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico