Fiera d'autunno a Porto San Giorgio, tassa troppo cara. Gli ambulanti: «Siamo a 160 euro, si rischia la fuga»

Fiera d'autunno a Porto San Giorgio, tassa troppo cara. Gli ambulanti: «Siamo a 160 euro, si rischia la fuga»
PORTO SAN GIORGIO - Fiera d’autunno a rischio flop. Gli ambulanti si sono mostrati critici sul pagamento della tassa di partecipazione (o anche canone unico che ingloba la...

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PORTO SAN GIORGIO - Fiera d’autunno a rischio flop. Gli ambulanti si sono mostrati critici sul pagamento della tassa di partecipazione (o anche canone unico che ingloba la tassa sull’immondizia e la tassa di occupazione di suolo pubblico) che quest’anno è di 160 euro, una cifra che loro ritengono troppo alta per quella che viene considerata una fiera minore e senza luce garantita. Tra l’altro, la categoria ha subito fatto il paragone con la stessa tassa che si paga nella vicina Porto Sant’Elpidio, in occasione di San Crispino che è di 130 euro.

 


Le differenze


I venditori ritengono il prezzo troppo alto rispetto a quelli che prevedono guadagni troppo magri e si teme che saranno in molti a disertare l’iniziativa, fissata per il 20 novembre. Dunque, si respira malcontento nella categoria e fra i membri della commissione mercati e come ha spiegato uno dei rappresentanti Gabriele Zeppilli «la cifra di partecipazione era già aumentata troppo con la Fiera di Porto San Giorgio, un aumento che consideriamo spropositato per una fiera secondaria come quella d’autunno. Prima non si pagava più di 90 o 100 euro, 160 euro è una cifra esagerata. La nostra paura è che tanti non parteciperanno, lasciando intere vie sguarnite di banchi. Come categoria non siamo stati consultati ed è stata applicata questa tariffa esagerata, decisa lo scorso aprile. Abbiamo parlato con l’assessore di riferimento che per il momento non ha potuto fare niente, se non dare la disponibilità a rivedere le cifre e a diminuire la quota per la Fiera d’autunno per l’anno prossimo».


Il futuro


«Chiederemo la stessa cosa - riprende - anche per la Fiera di San Giorgio che è diventata la più costosa della zona. I prezzi sono da rivedere. Questa è la nostra proposta alla luce del fatto che gli incassi sono bassi. In molti, preferiranno andare mezza giornata su un’altra piazza che hanno già pagato. Abbiamo bisogno di essere ascoltati. Le problematiche sono tante, noi stando sulla piazza le vediamo tutti i giorni e potremmo essere utili a risolverle nel migliore dei modi».

 

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Corriere Adriatico