Porto San Giorgio, ex cinema Excelsior Loira ridà le chiavi e pensa all'ordinanza

L'ex cinema Excelsior in centro
PORTO SAN GIORGIO - Cosa significa la restituzione delle chiavi dell'ex cinema Excelsior alla proprietà, comunicata in queste ore dal sindaco? ...

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PORTO SAN GIORGIO - Cosa significa la restituzione delle chiavi dell'ex cinema Excelsior alla proprietà, comunicata in queste ore dal sindaco?


Che le responsabilità di rischi legati a incolumità pubblica e decoro urbano saranno trasferite in blocco ai privati. E se non si dovesse arrivare a una soluzione bonaria per sistemare il fatiscente immobile di piazza delle Marine, il primo cittadino è pronto, tramite gli uffici del Comune, a mettere mano a un'ordinanza per la messa in sicurezza dello stabile. E ora c'è anche una scadenza: 31 agosto.



"Abbiamo più volte cercato di pesare la disponibilità, non negata dai legali, dei privati a sedersi intorno a un tavolo. Ma la Cinematografica si è mostrata indisponibile", la stilettata del sindaco. Un punto di svolta nella vicenda legata al riconoscimento dei diritti sull'immobile si è avuta con la sentenza del tribunale di Fermo che, a maggio, ha riconosciuto proprio ai privati la proprietà dello stabile. E così, come preannunciato, ieri mattina dal Municipio è partita, a firma Loira, una missiva alla Cinematografica srl e ai suoi avvocati: "Le chiavi di ingresso del fabbricato sono da subito disponibili nell'ufficio patrimonio. Invitiamo a volerle quanto prima ritirare e, comunque, non oltre il 31 agosto. Il tutto senza pregiudizio per il provvedimento di decadenza della concessione, adottato dal Comune e impugnato al Tar. Mi corre l'obbligo di precisare che, a causa delle fatiscenti e pericolose condizioni in cui l'immobile versava, il Comune si è preoccupato di metterlo in sicurezza con interventi di manutenzione straordinari per un ammontare di 207 mila euro. L'occasione è inoltre utile per invitare, ancora una volta, la società a un incontro al fine di ragionare e riflettere sulla vicenda e sul futuro del fabbricato". Questo il "nero su bianco" formale.



Ma a voce il sindaco non va per la leggera: "L'esito giudiziario non ha fatto altro che rafforzare il disinteresse dei privati sull'edificio. Questo contenzioso ci è già costato 50 mila euro per gli avvocati. Noi procederemo comunque presentando appello alla sentenza perché, a nostro avviso, sono stati trascurati degli elementi essenziali che potrebbero far propendere il secondo grado a nostro favore. Speriamo ancora che il privato cambi il suo atteggiamento. Lo solleciteremo al riguardo anche mettendo sul tavolo altre proprietà riconducibili al socio di maggioranza della Cinematografica srl. Ma con la riconsegna delle chiavi trasferiremo ai privati i rischi legati all'incolumità e al decoro urbano anche in vista della storica riqualificazione del centro che inseriremo nel bilancio delle opere pubbliche. Valuteremo anche la possibilità di recuperare le somme stanziate dal Comune. Per noi, comunque, resta prioritaria la strada della conciliazione". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico