Dubbi, preoccupazioni e incognita Green pass. Stretta sulla movida, arrivano i vigilantes

Dubbi, preoccupazioni e tante altre incognite. Stretta sulla movida, arrivano i vigilantes
FERMO -  Stretta sui controlli a Porto San Giorgio. Da domenica prossima, a vigilare su spiaggia e lungomare arriveranno gli agenti di una ditta privata con cui il Comune ha...

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FERMO -  Stretta sui controlli a Porto San Giorgio. Da domenica prossima, a vigilare su spiaggia e lungomare arriveranno gli agenti di una ditta privata con cui il Comune ha fatto un accordo. Tre o quattro, per dare manforte alle forze dell’ordine. Pochi, considerato il tratto da pattugliare. Ma meglio di niente, spiega il sindaco Nicola Loira. Visto che gli stabilimenti, alla fine, non si sono messi d’accordo. E la seconda parte dell’estate, come quella passata, rischia di trasformarsi in una sequela di risse e danni. Lunedì il patto arriverà in Prefettura.

 


Poi sarà convocato un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per coordinarsi con le forze dell’ordine. «Partiamo il 1° agosto per cercare di fare un minimo di controllo». Gli agenti non potranno fare multe. Avranno il compito di tenere d’occhio gli assembramenti sul lungomare, i giovani che alzano troppo il gomito e il rispetto dell’ordinanza che vieta di andare in spiaggia dalle 22 alle 4. «Finora, è andata abbastanza bene, ma sta per arrivare agosto e vogliamo evitare il peggio», dice Loira. «In spiaggia – prosegue –, a fronte di tanti giovani coscienziosi che rispettano l’ordinanza, c’è una minoranza irriducibile. È su quella che si concentreranno i controlli». Che riguarderanno anche il divieto di vendere alcolici ai minorenni e quello di passarseli tra maggiorenni e minorenni, aggirando l’ostacolo della vendita.


Nel Fermano, intanto, è scattato il conto alla rovescia per il Green pass. Quello che si chiude oggi è il penultimo fine settimana senza il certificato verde, che sarà obbligatorio dal 6 agosto per le attività non essenziali. Sul piede di guerra i locali della notte, persi tra mille punti interrogativi. «Che differenza c’è tra stare al bancone e sedersi al tavolo? Se hai il Covid, potresti comunque essere contagioso. È allucinante», ragiona Marco De Carlonis del The Botanist di Porto San Giorgio. «Il vero problema – prosegue – saranno i controlli. Metterci a fare i controllori non mi sembra il caso. Se arriva qualcuno senza Green pass, che faccio, lo caccio?». Dello stesso avviso Daniele Zampaloni di Polpette & Pampero, uno dei locali della movida di via Battisti, a Porto Sant’Elpidio.


«Da un paio d’anni viviamo nel controsenso. Prima, chi aveva un’attività doveva fare di tutto per cercare di portare gente nel locale. Adesso è il contrario: quando il locale si riempie arrivano i problemi», spiega il titolare. Che si dice «frustrato» perché, «qualsiasi decisione venga presa sono sempre i gestori ad avere la responsabilità». E perché «ci saranno sempre quelli che proveranno a fare i furbi». «Con il Green pass – sintetizza – torneremo a lavorare con l’ansia. Ma lo faremo. E, come noi, anche i clienti dovranno adeguarsi». Buio pesto anche tra i balneari. Quelli di Porto San Giorgio iscritti alla Confcommercio si riuniranno all’inizio della settimana prossima per fare il punto sulle misure introdotte dal nuovo decreto.


«Si fanno le leggi, ma non si sa come farle rispettare. Così ci mettono in crisi. E non perché non vogliamo adeguarci, ma perché non sappiamo come fare», tuona il presidente Carlo Iommi. «È facile applicare il Green pass nei luoghi dove le persone arrivano tutte insieme. Ma in un locale dove entrano continuamente come fai?», si chiede Iommi. Che resta convinto di un fatto: «Green pass o no, chi non vuole vaccinarsi non lo farà».

 

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Corriere Adriatico