Statale e Valdete bloccate, il primo giorno del centro tamponi è un incubo e il sindaco si arrabbia

Statale e Valdete bloccate, il primo giorno del centro tamponi è un incubo e il sindaco si arrabbia
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PORTO SAN GIORGIO -  Statale Adriatica e Valdete bloccate. Clacson a più non posso. Automobilisti inferociti che abbassano il finestrino e sbraitano. E, stavolta, l’autostrada non c’entra niente. A intasare il traffico, ieri mattina, è stato il punto tamponi, al suo primo giorno al PalaSavelli. Non erano le 8 che già, per strada, era il caos. Alle 9 le auto erano ferme.

 

Dalla Valdete, da Salvano e, sull’Adriatica, da nord e da sud, un unico serpentone immobile. Un incubo andato avanti per tutta la mattina.

Le lamentele

Tra lamentele e imprecazioni, colpi di gas a vuoto e nervi a fior di pelle. Con la maggior parte di quelli rimasti imbottigliati che non avevano idea del perché fossero fermi. E, appena qualcuno glielo spiegava, giù parolacce. Chi doveva arrivare al lavoro ha fatto tardi. Chi era uscito per qualche commissione se n’è pentito. Quelli che dovevano fare il tampone, pian piano, hanno risalito la collinetta verso il palasport. Dove sono stati montati due gazebo. Solo che uno, ieri mattina, non era pronto. E, finché non l’hanno sistemano, il drive-in non è partito. Intanto, la coda s’allungava. Poi c’è il discorso dei tamponi prenotati che, per i volontari all’ingresso del parcheggio, ieri, erano 600. Mentre l’Area vasta 4 parlava di 370. La rabbia degli automobilisti s’è riversata sui social. Nicola Loira era una furia. «Chiediamo e pretendiamo che il centro tamponi venga trasferito al più presto, che venga trovata una sede più adeguata e che vengano liberate dal traffico Statale e Valdete», diceva parecchio arrabbiato il sindaco sangiorgese. La decisione di spostare il centro tamponi da Fermo a Porto San Giorgio è di pochi giorni fa. Arrivata dopo la richiesta di Paolo Calcinaro di liberare la Castiglionese dagli ingorghi mattutini. Il sindaco fermano aveva chiesto un’alternativa a via Leti per il drive-in. Così è stato. La scelta è caduta sul parcheggio del PalaSavelli, che – ricostruisce Loira –, in un primo momento, sembrava potesse andare bene. Fino a venerdì mattina, quando un summit di Polizia municipale, Protezione civile e tecnici dell’Azienda sanitaria ha decretato l’area «assolutamente non idonea». Allora, Loira ha scritto ad Av4 4 e prefettura. Solo che, nel frattempo, il meccanismo del trasloco s’era messo in moto ed è successo il patatrac. «Avevamo previsto tutto – fa sapere il sindaco che ieri ha di nuovo scritto al prefetto –, conoscendo la città e il territorio, consci del fatto che si sarebbe portato via da Fermo un problema e se ne sarebbe creato uno quattro volte più grande a Porto San Giorgio, perché Statale e Valdete sono due strade già congestionate ordinariamente, mentre la Castiglionese è una strada secondaria».
La versione


Diversa la versione dell’Av4. «Il trasferimento della postazione per il diagnostic drive test è stato frutto di concertazione con il Comune. Le criticità verificatesi sono riconducibili alla viabilità, che non rientra tra le competenze dell’Asur. Dopo l’intervento di Polizia locale, Protezione civile e Carabinieri, la situazione è tornata decisamente più fluida», spiegava nel pomeriggio il direttore dell’Av4, Roberto Grinta. Che, per il palasport, parla di «soluzione temporanea, dal momento che è in fase di valutazione una nuova collocazione nella quale ubicare in pianta stabile sia il centro vaccinale che il punto di effettuazione tamponi». Un posto ci sarebbe e Grinta l’avrebbe visitato ieri.

 

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Corriere Adriatico