Porto San Giorgio, associazioni nel mirino Un elenco di morosi, il club dei furbetti

Porto San Giorgio, associazioni nel mirino Un elenco di morosi, il club dei furbetti
PORTO SAN GIORGIO - Scoperta una lunga lista di morosi, sono le associazioni che occupano degli immobiliti del Comune. Sono tanti. Vanno a scandagliare la regolarità dei...

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PORTO SAN GIORGIO - Scoperta una lunga lista di morosi, sono le associazioni che occupano degli immobiliti del Comune. Sono tanti. Vanno a scandagliare la regolarità dei pagamenti dei canoni di concessione per l'utilizzo di locali pubblici. E scoprono una lunga lista di "morosi" nel mondo dell'associazionismo.


Gli uffici comunali, da alcuni giorni a questa parte, hanno, infatti, avviato uno screening sui pagamenti dei canoni, in molti casi praticamente simbolici (di qualche centinaio di euro all'anno). Ma, considerando l'elevato numero di debitori, i mancati introiti per il Comune ammonterebbero a diverse migliaia di euro, un importo a cinque cifre.



Nella "lista nera" figurano, infatti, molte, anche se non tutte, le associazioni che hanno la loro sede cittadina a Porto San Giorgio. Interpellato sulla questione, il sindaco Nicola Loira conferma la notizia: "Un amministratore comunale deve essere sempre attento al denaro pubblico, sia quando lo si spende che quando lo si deve incassare. E in questo periodo di crisi bisogna stare ancor più accorti alle entrate e alle uscite di un ente pubblico. Per questo motivo - la ricostruzione del primo cittadino - ho dato mandato al dirigente del patrimonio di avviare una verifica al riguardo" da cui è emersa una situazione per molti versi sorprendente.



"In effetti sono molte le associazioni che non sono in regola con i pagamenti, e per i più disparati motivi. Alcune hanno dei ritardi giustificabili, altre no”.

“Davanti a situazioni di morosità abbiamo predisposto delle operazioni di recupero crediti ponendo anche il saldo di tutto il pregresso come condicio sine qua non per il rinnovo delle concessioni dei locali. Tra le morosità figurano, dicevamo, molte associazioni ma anche dei privati che hanno in uso degli immobili comunali. L'amministrazione, dato il momento storico che i cittadini stanno vivendo, e viste anche le numerose richieste di spazi che ci arrivano da altri enti e associazioni, non può esimersi dal pretendere quanto spetta al pubblico perché stiamo parlando di denari della collettività. Di certo però sorprende la situazione diffusa di inadempienze".



Di più, per il momento, Loira non dice anche perché non è da escludere che alcuni dei debitori possano aver pagato la loro parte ma con il pagamento non ancora registrato nei libri contabili dell'ente. Per tagliare la testa al toro basterà presentare le opportune ricevute al Patrimonio. E' anche vero, però, che in diversi casi sono stati maturati debiti da diversi anni a questa parte. Nella lista delle sigle che hanno in concessione dei locali comunali, attualmente figurano 16 associazioni, molte di loro morose. Tutti spazi ricompresi tra il palazzo del turismo in via Oberdan, la scuola media Rosselli in via Pirandello, e i locali nella stazione ferroviaria concessi dalle Ferrovie al Comune e la sede stessa del municipio.



Quasi tutti i canoni sono pari o a 150 o a 400 euro tranne due eccezioni che, per questioni di spazi, arrivano a pagare oltre 2 mila euro all'anno. Ad innescare i controlli è stata la volontà dell'amministrazione di aggiornare il corrispettivo annuo per l'assegnazione dei locali a 150 euro. "Con la stessa delibera - si legge nella missiva spedita alle associazioni - l'amministrazione ha specificato che il rinnovo è subordinato alla regolarità del versamento dei canoni e al pagamento della tassa sui rifiuti. La sottoscrizione della concessione è subordinata alla regolarizzazione dei canoni pregressi, al pagamento degli interessi di mora e al versamento del canone dell'anno in corso". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico