Lavori sull’A14, uno sguardo al futuro. Il Comitato: «Per il Fermano servono dati certi su costi e benefici»

Lavori sull’A14, uno sguardo al futuro. Il Comitato: «Per il Fermano servono dati certi su costi e benefici»
PORTO SAN GIORGIO Il rogo sull’A14 e i conseguenti lavori per riaprire la galleria riaccendono il dibattito sul futuro dell’autostrada. Torna sul caso anche il...

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PORTO SAN GIORGIO Il rogo sull’A14 e i conseguenti lavori per riaprire la galleria riaccendono il dibattito sul futuro dell’autostrada. Torna sul caso anche il Comitato per l’arretramento di A14 e Ferrovia Marche sud ricordando che l’amministratore delegato di Rfi Gianpiero Strisciuglio, al convegno della Fondazione San Giacomo della Marca, ha dichiarato che entro fine anno sarà pronto lo studio progettuale dell’arretramento ferroviario sulla dorsale adriatica, lasciando l’attuale linea per una metropolitana di superficie.

 

«Questa nuova impostazione - rimarca il Comitato - mostra un approccio che parte da una visione strategica di sviluppo, superando particolarismi e logiche inefficienti di breve periodo. L’opera dovrà essere realizzata a stralci. Ma sulla base delle alternative progettuali, il dibattito pubblico che dovrà essere guidato e informato coinvolgerà i soggetti previsti dalla normativa, cioè “le amministrazioni statali interessate alla realizzazione dell’intervento, le Regioni e gli altri enti, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati”. Potranno quindi essere presentate osservazioni: alla fine si arriverà a una sintesi e si potrà partire con la progettazione . Necessariamente anche il tema del potenziamento dell’A14 da Porto Sant’Elpidio a San Benedetto dovrà rispettare questo iter: al momento è in corso uno studio solo sull’ipotesi proposta da Aspi che prevede la terza corsia da Porto Sant’Elpidio a Pedaso e il mini-arretramento di un senso di marcia dal Pedaso a San Benedetto con una previsione di durata dei lavori di 10 anni». 


L’appello


Il Comitato ricorda di aver chiesto «che fosse valutata anche l’alternativa progettuale dell’arretramento integrale fino a San Benedetto per risolvere i gravi problemi di sicurezza e che ci fosse una progettazione dialogata tra l’arretramento ferroviario e il potenziamento dell’A14. I soggetti indicati dalla normativa che dovranno esprimersi sulle alternative hanno bisogno di confrontarsi con dati reali che analizzeranno costi diretti dell’opera e indiretti legati sia alla sostenibilità riguardo all’aspetto ambientale e sociale, che quelli collegati alla necessità di realizzare una Mezzina nel caso non si optasse per l’arretramento integrale. Attualmente nessuno può esprimersi definitivamente in quanto questi dati mancano. Per quanto ci riguarda siamo pronti a cambiare opinione nel caso emergessero dati inequivocabili e a rispettare quale sarà l’esito della corretta procedura: solo così i Consigli e gli altri soggetti coinvolti potranno esprimersi. Seguire con fiducia l’iter previsto dalla legge eviterà di compiere gli errori fatti in passato, con visioni localistiche e di breve periodo che, ad esempio, portarono 60 anni fa a realizzare l’attuale rischioso passaggio dell’A14 a ridosso della costa». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico