Porto San Giorgio, lo aggredisce con una mazza e scappa col furgone

Porto San Giorgio, lo aggredisce con una mazza e scappa col furgone
PORTO SAN GIORGIO - Aggredito a colpi di mazza da un uomo di colore che gli ha strappato dalle mani la chiave del furgone e si è dato alla fuga. L’inquietante...

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PORTO SAN GIORGIO - Aggredito a colpi di mazza da un uomo di colore che gli ha strappato dalle mani la chiave del furgone e si è dato alla fuga. L’inquietante episodio è successo ieri pomeriggio sulla Statale Adriatica e ha avuto come vittima Roberto Belà, noto commerciante e titolare dell’omonimo oleificio. 


«In tanti anni di attività non mi era mai capitata una cosa del genere - dice Belà ,ancora visibilmente provato dall’accaduto - . Sono sotto choc. Sono riuscito a evitare i colpi cercando di bloccare la mazza. Ho anche pensato di inseguirlo. Poi però ho desistito e ho chiamato i carabinieri». 
Roberto Belà non si capacita di essere stato aggredito davanti alla soglia della sua attività, fa fatica a raccontare l’aggressione subita intorno alle 16,30. Stava rientrando in negozio quando, appena è sceso dall’auto gli si è avvicinato un uomo di colore che gli si è scagliato contro con una mazza appuntita colpendolo un paio di volte. L’aggressione però era finalizzata a portagli via l’auto. E infatti subito dopo aver sferrato i colpi gli ha strappato le chiavi dell’auto dalle mani è saltato sul sedile ed è scappato in direzione sud, facendo perdere le tracce. 
Roberto Belà ha cercato di evitare il peggio parando i colpi come meglio ha potuto. Poi ha subito allertato i carabinieri che si sono immediatamente messi sulle tracce dell’aggressore. La prima ipotesi è che l’uomo non abbia agito da solo ma possa essere stato aiutato da un complice.

«Stavo parcheggiando l’auto - dice ancora Belà - e mentre scendevo mi è venuto addosso un uomo di colore, ben vestito. Ha provato a colpirmi più volte. Sono riuscito a bloccare la mazzetta. Ma in quel frangente, mentre io fermavo la mazzetta lui mi ha sfilato le chiavi dell’auto, una Citroen Berlingo, ed è scappato con la mia vettura. Durante l’aggressione, ha pronunciato delle parole in una lingua straniera. Neipressi c’era anche una signora che dice di aver visto un complice, un uomo magro e abbastanza alto. Non appena l’ho visto avvicinarsi, ho capito che qualcosa non andava. E infatti nascondeva dietro le spalle la mazzetta. Mi sento ancora male, in tutta la mia vita mai mi era capitato qualcosa di simile».


Le indagini sono state avviate dai carabinieri che si sono messi subito sulle tracce dell’aggressore. Il furgone è stato rintracciato in serata sull'A24. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico