Porto San Giorgio, 20 mila euro di multa per un videogioco proibito

Fiamme gialle in azione
PORTO SAN GIORGIO - Maxi mula per un videogioco online proibito. Le Fiamme gialle del gruppo di Fermo, nell’ambito delle attività finalizzate a riscontrare...

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PORTO SAN GIORGIO - Maxi mula per un videogioco online proibito. Le Fiamme gialle del gruppo di Fermo, nell’ambito delle attività finalizzate a riscontrare l’osservanza delle norme regolanti il settore dei videogiochi, hanno proceduto al controllo di un esercizio commerciale di Porto San Giorgio, individuando irregolarità relative alla gestione degli apparecchi da divertimento ed intrattenimento, comunemente noti come “videogiochi”, per le quali  è stata applicata, per la prima volta nella regione Marche, la nuova norma sanzionatoria introdotta dalla recente “Legge di stabilità 2016”.


Nello specifico, i militari hanno focalizzato in particolare l’attenzione su un apparecchio posto a disposizione degli avventori, risultato in grado di collegarsi a piattaforme di gioco on line. La circostanza ha così  comportato non solo il sequestro del videogioco in questione ma anche – come detto, per la prima volta nella regione Marche – l’applicazione della nuova norma introdotta dalla “Legge di stabilità 2016”, contemplante una sanzione amministrativa di 20 mila euro a carico dell’esercente detentore dello stesso apparecchio.

L’attività di controllo, eseguita con la preziosa collaborazione del personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Ancona, si inquadra nell’ambito della sinergica collaborazione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno con  i vari attori istituzionali di riferimento al fine di circoscrivere ogni forma di potenziali illeciti del comparto dei videogiochi e delle scommesse.   


L’impegno della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno rivolto a contrastare qualsivoglia fenomenologia di illegalità e di abusivismo nel settore dei giochi e delle scommesse, comprese quelle on line, proseguirà in corso d’anno attraverso mirati piani di prevenzione e di contrasto che considereranno, altresì, in particolare, le ulteriori “pericolosità” del comparto, prima tra tutte quelle gravitanti intorno al gioco minorile.
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Corriere Adriatico