L'inserzione per una vendita di un tetto apribile e l'operazione-truffa: una pioggia di denunce

L'inserzione per una vendita di un tetto apribile e l'operazione-truffa: una pioggia di denunce
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PORTO SAN GIORGIO - I carabinieri di Porto San Giorgio, con il supporto informativo e investigativo della Tenenza dei Carabinieri di San Giuliano Milanese (MI) e delle Stazioni di Biella (BI), Gambolò (PV), Vigevano (PV), Simaxis (OR) e Bollate (MI), hanno concluso gli accertamenti a seguito di una denuncia-querela presentata da un uomo residente a Porto San Giorgio.

I militari hanno deferito all’Autorità Giudiziaria competente diverse persone per il reato di truffa in concorso. I soggetti deferiti sono i seguenti: un uomo di Oristano, classe 1984, censurato; una donna di Vigevano, classe 1972; un uomo di Vigevano, classe 1969, censurato; una donna di Biella, classe 1979, censurata; un uomo di Paola (CS), classe 1985, censurato; un uomo di San Giuliano Milanese, classe 1977, censurato.

Le indagini, condotte anche attraverso l’analisi dei tabulati telefonici e della documentazione bancaria, hanno accertato che i denunciati, approfittando di un’inserzione per la vendita di un tetto apribile per autocarro al prezzo di €1.000, pubblicata dal querelante sul sito online “Subito.it”, hanno contattato telefonicamente la vittima inducendola, mediante inganni e raggiri, a recarsi presso lo sportello di un ufficio postale del comune al fine di ricevere un pagamento anticipato sulla somma concordata.

Successivamente, i truffatori hanno guidato telefonicamente la vittima attraverso passaggi step by step, inducendola ad accreditare su diverse carte elettroniche, loro riconducibili, una somma complessiva di €1.480. Si tratta di un danno patrimoniale non assicurato.

Nell’ambito della medesima operazione a Porto San Giorgio, i Carabinieri hanno deferito per il reato di truffa anche un giovane di Massa di Somma (NA), classe 1998, censurato. Le indagini, condotte mediante l’analisi della documentazione bancaria e dei tabulati telefonici, hanno permesso di identificare il soggetto come colui che, fingendosi un operatore della banca BPER, ha contattato telefonicamente la vittima comunicandole la presenza di operazioni fraudolente sul proprio conto corrente e chiedendole di seguire alcune istruzioni per ricevere il rimborso della somma presuntamente defraudata.

Attraverso inganni e raggiri, guidando la vittima passo dopo passo, il truffatore l’ha indotta a effettuare due distinte operazioni online tramite le quali ha accreditato su un conto corrente riconducibile al deferito una somma totale di €1.000. In Entrambi i casi, si tratta di un grave danno patrimoniale subito dalle vittime, che sono cadute preda di inganni e manipolazioni da parte dei truffatori. Le attività investigative condotte dai Carabinieri, in collaborazione con le autorità competenti sul territorio, hanno permesso di individuare e deferire all’Autorità Giudiziaria i responsabili di tali reati.

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Corriere Adriatico