Pedaso, picchia la moglie e la figlia minorenne: un operaio allontanato dalla famiglia

Pedaso, picchia la moglie e la figlia minorenne: un operaio allontanato dalla famiglia
PEDASO Picchiava la moglie e la figlia minorenne, oltre ad una serie di violenze psicologiche che avevano minato la serenità delle conviventi. Sotto accusa per...

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PEDASO Picchiava la moglie e la figlia minorenne, oltre ad una serie di violenze psicologiche che avevano minato la serenità delle conviventi. Sotto accusa per maltrattamenti un 47enne di origini romene, residente a Pedaso, a cui i carabinieri della locale stazione hanno notificato l’obbligo di allontanarsi dalla casa familiare e di tenersi a debita distanza dai luoghi frequentati dalla donna.

 

La Procura

La misura cautelare, richiesta dalla locale Procura della Repubblica, è stata condivisa in seguito alle risultanze investigative. La moglie si era rivolta lo scorso settembre alla caserma dell’Arma, per porre fine a prevaricazioni che si prolungavano ormai da lungo tempo. Ha riferito ai militari di essere vittima di percosse e violenze psicologiche, che il 47enne avrebbe commesso anche nei confronti della figlia.

Le condotte duravano da quando la famiglia risiedeva ancora nel Paese d’origine, prima di trasferirsi in Italia. L'uomo, operaio, oltre ad aver dovuto lasciare il tetto coniugale, non potrà riavvicinarsi all’abitazione dove dimorano moglie e figlia e dovrà restare lontano dalla scuola frequentata dalla minorenne. In caso di inosservanza andrà incontro ad un aggravamento delle misure cautelari. L’ennesimo episodio si aggiunge ad un lungo elenco di interventi delle forze dell’ordine, sempre più spesso contattate dalle vittime di prevaricazioni ed aggressioni, fisiche o psicologiche.

La raccomandazione

Il comando provinciale dell’Arma rimarca l’importanza di denunciare episodi di questo genere, ai quali si risponde con particolare attenzione e tempestività. «Fondamentale che chi subisce violenze domestiche si senta incoraggiato a denunciare, per ottenere giustizia. Forze dell’ordine e istituzioni devono continuare a promuovere una cultura che non tolleri alcuna forma di violenza e che sostenga e protegga le persone vulnerabili».

 

 

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Corriere Adriatico