Pedaso, spaccata alla gioielleria Mattetti: presa la banda di Rom

La gioielleria Mattetti
VERONA – Fine della carriera criminale per la banda Rom che ripuliva le gioiellerie con le spaccate, ritenuta responsabile anche del colpo a Pedaso nel 2015. Nella notte...

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VERONA – Fine della carriera criminale per la banda Rom che ripuliva le gioiellerie con le spaccate, ritenuta responsabile anche del colpo a Pedaso nel 2015. Nella notte sfondarono la vetrina della gioielleria Mattetti con un’auto rubata

Sono cinque cittadini serbi ed una donna romena, tutti di etnia rom, i componenti della banda sgominata dalle squadre mobili di Verona e Bergamo, accusati a vario titolo di partecipazione ai furti commessi in alcune gioiellerie, con un bottino di oltre un milione e mezzo di euro. Quattro arrestati sono finiti in carcere a Roma, uno a Napoli, mentre la donna romena, 29enne, domiciliata a Bussolengo (Verona) è detenuta nel carcere veronese di Montorio. I cinque uomini hanno tra i 27 e i 37 anni e sono residenti a Roma, Tivoli e Giuliano in Campania (Napoli). Le indagini della Polizia di Stato hanno preso il via dalla prima «spaccata» compiuta il 2 febbraio di due anni fa in una gioielleria di Verona, dove la vetrina venne sfondata a colpi di mazza e quattro malviventi si impossessarono di gioielli e orologi del valore di 150mila euro, fuggendo poi a bordo di auto con targhe trafugate. Pochi giorni dopo il secondo colpo a Prato, il giorno seguente a Bergamo, trafugando in soli quattro minuti preziosi per un milione di euro. Le modalità dei furti hanno dato la conferma agli investigatori che fosse all'opera sempre la stessa banda. Le attività d'indagine hanno permesso inoltre di attribuire ad alcuni degli arrestati, in concorso con altri, ulteriori colpi messi a segno con le stesse modalità alle gioiellerie di Pedaso (Ascoli Piceno) e Milano Marittima (Ravenna) nel mese di maggio 2015 e di Pulsano (Taranto) nel mese di giugno dello stesso anno.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico