Carabinieri aggrediti in un bar di Pedaso, scattano denuncia e Daspo per un giovane ubriaco

Carabinieri aggrediti in un bar di Pedaso
PEDASO - Finisce nei guai il giovane che aveva aggredito due carabinieri in occasione di una festa a Ferragosto. I militari dell’Arma erano intervenuti in un bar di Pedaso...

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PEDASO - Finisce nei guai il giovane che aveva aggredito due carabinieri in occasione di una festa a Ferragosto. I militari dell’Arma erano intervenuti in un bar di Pedaso su richiesta di alcuni residenti: erano stati segnalati musica alta e schiamazzi. Sul posto, alla presenza di numerosi avventori, i militari avevano verificato le autorizzazioni del locale, operazione svolta in collaborazione con il titolare.

 

L’attacco

Ma durante il controllo erano stati avvicinati da un giovane di 37 anni, italiano, visibilmente ubriaco, con frasi offensive e provocatorie («Non capite un...», «Andate a lavorare»). Cercando di non farsi identificare, aveva finito per aggredirli, colpendo anche con una manata al collo uno dei due militari e ferendo a un piede l’altro. Alla fine era stato immobilizzato e portato in caserma mentre i due carabinieri erano stati curati al pronto soccorso del Murri. Ora, concluse le indagini, l’uomo è stato denunciato e per lui verrà anche proposta l’applicazione del Daspo urbano. Il comando dell’Arma i sottolinea l’importanza di rispettare le norme e ricorda come il rispetto delle istituzioni e delle forze dell’ordine sia «fondamentale per una convivenza civile e armoniosa: non saranno tollerati episodi analoghi e gli autori saranno perseguiti con fermezza avviando a loro carico tutte le iniziative penali e amministrative previste». Tra l’altro all’inizio di questo mese era intervenuta sul caso anche la segreteria regionale del Sim, il sindacato italiano militari carabinieri, parlando di “carabinieri solitari”, costretti ad affrontare le emergenze con pochi aiuti.

Situazione complessa

«I carabinieri del Radiomobile - ricordava il Sim - si sono trovati di fronte a una situazione molto complessa da gestire, con decine di avventori, molti dei quali ubriachi». Il problema segnalato dal sindacato era relativo all’ampiezza della provincia che i militari debbono coprire con pochi uomini, tra l’altro spesso costretti anche a seguire gli incidenti stradali e quindi impossibilitati a effettuare altre operazioni più strettamente collegate con la sicurezza.

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Corriere Adriatico