Fermo,debutta il questore Di Clemente. Parola d'ordine? «Prevenzione». Fari puntati su spaccio e movida molesta

Fermo,debutta il questore Di Clemente. Parola d'ordine? «Prevenzione». Fari puntati su spaccio e movida molesta
FERMO Lotta allo spaccio e alla movida molesta, fari puntati sulla costa, in particolare su Lido Tre Archi. Il nuovo questore di Fermo Luigi Di Clemente, un curriculum decisamente...

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FERMO Lotta allo spaccio e alla movida molesta, fari puntati sulla costa, in particolare su Lido Tre Archi. Il nuovo questore di Fermo Luigi Di Clemente, un curriculum decisamente ampio alle spalle, si presenta alla stampa e già mette sul piatto una serie di questioni da affrontare nelle prossime settimane. Parola d’ordine: prevenzione. Il questore, 58enne, molisano, è arrivato nei giorni scorsi a Fermo, raccogliendo il testimone dal suo predecessore, Rosa Romano.


Le consegne


«Con lei ci siamo sentiti a lungo in questi giorni - dice Di Clemente - raccolgo il testimone e porterò avanti la questura di Fermo con lo stesso impegno della collega. Alcune problematiche della riviera le conosco, sono tuttavia problemi di ordine pubblico limitati se paragonati a quelli di città più grandi». Riflettori puntati, in questo periodo estivo, soprattutto sulla costa «dove svilupperemo una serie di attività. Proseguiremo e rafforzeremo i controlli per la prevenzione sulle strade e negli esercizi pubblici, nei luoghi di aggregazione, in quelli più frequentati dai giovani per prevenire appunto situazioni di pericolo». Con il prefetto Michele Rocchegiani ieri mattina «abbiamo scambiato poche battute sulle questioni in agenda ma, al più presto, ci metteremo al lavoro e desidero farlo prima possibile». Prima di incontrare il prefetto, il questore Di Clemente aveva deposto una corona di fiori in onore ai caduti della Polizia di Stato.

I dossier


In quanto alle problematiche della costa, anticipa «saranno tra le prime che tratterò nei prossimi giorni, sarà mio dovere affrontare le questioni con immediatezza. Ci sono dei dossier sul tema, prima di intervenire ho l’abitudine di studiarli bene. Nel complesso, questa è una realtà sana, una terra nobilissima. Ho eletto le Marche a luogo dove voglio venire a vivere quando andrò in pensione». Di Clemente parla anche della violenza di genere, dove andrà ad accendere i riflettori. «La cultura e la sensibilità attorno a questi temi sono molto alte e saranno uno dei fari quotidiani del nostro lavoro». Per quanto riguarda Lido Tre Archi «dovrò visionare i dossier e conoscere le attività investigative in corso. Qualche dinamica già la conosco ma prima di intervenire devo approfondire bene la situazione». In quanto al potenziamento di personale, al momento non ci sono novità. Perché ha scelto di fare il poliziotto? «Per il cittadino - risponde - ho fatto tanti anni di attività sulla strada e il sorriso di riconoscenza della vittima di un reato, quando le cose vanno bene, riempie l’anima di gioia. Non c’è niente di più appagante per un poliziotto che la riconoscenza del cittadino. Noi ci lavoriamo ma la questura appartiene alla comunità locale».
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Corriere Adriatico