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FERMO Arranca il commercio in tutta Italia e nel Fermano, tra i Comuni più popolosi e con più negozi, a rallentare in particolar modo nel triennio 2019-2022 è l’accoppiata Porto Sant’Elpidio-Sant’Elpidio a Mare, meno male va per Fermo, Porto San Giorgio, Monte Urano e Montegranaro. Questo il quadro nel giorno in cui vanno in archivio le lunghe feste di Natale che, in sostanza, hanno abbracciato il periodo dall’Immacolata a ieri. Un mese di iniziative che hanno spinto anche lo shopping insieme al recente avvio dei saldi. Ma ora arriva il difficile: le feste sono finite e bisogna fare i conti con i costi della vita. Si tratta di numeri che confermano anche il trend della popolazione, il quale vede meno nati e meno immigrati nel territorio elpidiense. In quanto alle imprese attive al 31 dicembre 2019 risultano: 2.558 a Porto Sant’Elpidio, 1.563 a Sant’Elpidio a Mare, 1.599 a Porto San Giorgio, 3.321 a Fermo, 937 a Monte Urano e 1.324 a Montegranaro. L’anno seguente, ossia il 2020, segna 2.565 imprese attive a Porto Sant’Elpidio, quindi c’è stato un leggero aumento, idem a Sant’Elpidio a Mare che ne registrava 1.576, aumento anche a Porto San Giorgio con 1.611 imprese al 31 dicembre 2020, a Fermo un leggero calo con 3.312 attività, a Monte Urano 927 e a Montegranaro 1.307. I numeri al 2021 segnavano 2.595 imprese attive a Porto Sant’Elpidio, 1.578 a Sant’Elpidio a Mare, 1.608 a Porto San Giorgio, 3.312 a Fermo, 937 a Monte Urano e 1.329 a Montegranaro.
Le cifre
Infine nel 2022 risultavano 2.456 imprese attive a Porto Sant’Elpidio, 1.485 a Sant’Elpidio a Mare, 1.551 a Porto San Giorgio, 3,159 a Fermo, 890 a Monte Urano e 1.275 a Montegranaro.
Le prospettive
Il tessuto economico del Fermano, in tendenza con tutto il Centro Italia ha subito pesantemente negli ultimi anni gli effetti della crisi economica, aggravata dall’emergenza sanitaria, dagli eventi bellici e dalle dinamiche inflazionistiche. Gli indicatori macro-economici di contesto segnalano una ripresa economica che dovrebbe gradualmente determinare, anche a livello locale, quindi nel Fermano, un miglioramento delle condizioni economiche delle attività produttive del territorio e delle famiglie ma le previsioni sul futuro lasciano il tempo che trovano. Per il momento le vendite sono in calo e negli ultimi dodici mesi c’è stato un progressivo rallentamento delle vendite e, dato che stimola una riflessione in più, arretra anche l’e-commerce.
I settori
Tiene la grande distribuzione mentre collassa il comparto che insiste su piccole superfici e il commercio elettronico. E, dato allarmante, secondo il Codacons la frenata dei prezzi al dettaglio certificata dall’Istat è un mero effetto ottico dovuto al crollo dei beni energetici, m+entre i listini dei beni più acquistati dalle famiglie continuano a subire rincari sostenuti. Il paniere salva-spesa varato dal Governo non produce gli effetti sperati. A Porto Sant'Elpidio, ad esempio, nell'ultimo consiglio a fine anno si è dibattuto a lungo sulle misure da adottare per sollevare il commercio, con agevolazioni Imu e Tari ma senza misure veramente incisive le aspettative di ripresa appaiono poco credibili.
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