Veregra Street, a Montegranaro scoppia la grana dei buoni pasto: «In quanti mangiano con il Comune?»

Veregra Street, a Montegranaro scoppia la grana dei buoni pasto
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MONTEGRANARO - «Durante il Veregra Street abbiamo appreso con sconcerto che il sindaco e alcuni membri dell’amministrazione invitavano amici e colleghi di partito a cena, provvedendo a pagare il pasto con i buoni che le associazioni avevano riservato all’amministrazione, e che solitamente venivano distribuiti tra coloro che lavoravano durante il festival». Lo afferma il gruppo di minoranza consiliare Avanti Montegranaro tramite una nota divenuta interrogazione alla maggioranza di governo cittadino. 

 

«Con la risposta è arrivata la conferma - proseguono dai banchi dell’opposizione -. Il sindaco si rifiuta per motivi di privacy di indicare gli utilizzatori dei buoni. Avevamo però chiesto di conoscere la qualifica ed a quale titolo tali soggetti avevano il diritto di utilizzarli. Ubaldi indica che sono stati impiegati per accogliere autorità comunali, civili, militari, religiose ma soprattutto per rappresentanti istituzionali, e anche loro amici aggiungiamo noi, per rinnovate passerelle stavolta a spese delle associazioni».

La replica di Ubaldi

La replica di Endrio Ubaldi non è tardata ad arrivare. «In tutti i Comuni del territorio quando si svolgono delle importanti manifestazioni sindaci e rappresentanti, politici ed istituzionali, sono ospiti degli organizzatori. In occasione del Veregra Street, per la cui organizzazione l’ente affronta spese oltre 100mila euro, secondo il pensiero di questa sinistra, a corto di argomenti, dovrebbe essere vietato». La risposta del sindaco prosegue incalzando. «La minoranza dimentica che alle stesse associazioni, che dall’evento ricevono un cospicuo ritorno economico, non viene chiesta alcuna compartecipazione, tanto da garantire loro la gratuita occupazione del suolo pubblico. Per il festival non si può ospitare nessuno, perché i seguaci della Schlein non lo gradiscono, senza avere a cuore la manifestazione che stanno vituperando da mesi, infischiandosene del danno di immagine che arrecano».

Il sindaco conclude ricordando che «la proposta di mettere a disposizione dei buoni omaggio è stata condivisa con le stesse associazioni, e proprio per il fatto che non vi è stata alcuna imposizione o controprestazione, non si capisce cosa si sarebbe dovuto deliberare. Le associazioni hanno compreso l’importanza dell’ospitalità per far sì che Montegranaro venga adeguatamente considerata dalle più alte cariche di governo, a prescindere dal colore, che nelle scorse edizioni non sono mai state tanto presenti».

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Corriere Adriatico