Brigadiere accoltellato a Montegranaro, al vaglio una riduzione della condanna per il marocchino

Brigadiere accoltellato a Montegranaro, al vaglio una riduzione della condanna per il marocchino
MONTEGRANARO - Si attende per oggi la sentenza della Corte d’appello di Perugia, sul tentato omicidio commesso da parte del marocchino Braim Bouzroud ai danni del...

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MONTEGRANARO - Si attende per oggi la sentenza della Corte d’appello di Perugia, sul tentato omicidio commesso da parte del marocchino Braim Bouzroud ai danni del brigadiere dei carabinieri di Montegranaro, Mario Iadonato.

 

La ricostruzione

A distanza di tre anni e mezzo dalla violenta aggressione ai danni del militare, ieri mattina si è tenuta l’udienza del processo, dopo che la Cassazione, lo scorso aprile, aveva accolto il ricorso della difesa e rimandato la decisione alla Corte d’appello per ricalcolare la pena dell’accusato. Con ogni probabilità si andrà verso una pena ridotta, rispetto a quella a 7 anni di reclusione comminata sia in primo che in secondo grado di giudizio. Il legale di Bouzroud, l’avvocato Simone Matraxia, aveva contestato il mancato riconoscimento di alcune attenuanti, in base alle quali il trattamento sanzionatorio dovrebbe prevedere uno sconto della pena. È rimasto invece in piedi, come capo d’imputazione, quello di tentato omicidio.

Il clamore

Il caso del brigadiere Iadonato ha avuto ampia eco anche a livello nazionale nell’estate del 2019, quando il militare è stato accoltellato al costato, dopo aver riaccompagnato a casa il marocchino, protagonista di intemperanze e comportamenti molesti in un bar di Montegranaro. L’uomo, oggi 49enne, in preda ai fumi dell’alcool, aveva infastidito alcuni avventori, portando alla richiesta di intervento delle forze dell’ordine, cui l’uomo era già noto per analoghe condotte. Quando la pattuglia è arrivata, ha riportato Bouzroud alla calma, convincendolo a tornare a casa. All’arrivo, però, l’uomo aveva preteso che qualcuno gli portasse indietro il suo gatto, rimasto al bar. Richiesta assecondata dai militari.

L’agguato

Ma quando il brigadiere Iadonato, riportato l’animale, ha dato le spalle per risalire verso la gazzella dei carabinieri, gli è arrivato improvviso il fendente con un coltello da cucina, che lo ha ferito seriamente. Per fortuna la lama non è arrivata a ledere organi vitali e dopo un paio di giorni in prognosi riservata, il militare, ora in pensione, è stato dichiarato fuori pericolo e si è pienamente ripreso.

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Corriere Adriatico