Montegranaro, la pista dello stadio forse verrà intitolata a Gismondi

Michele Gismondi e Fausto Coppi in una foto d'epoca
MONTEGRANARO - Sarà intitolata a Michele Gismondi la pista ciclabile dello stadio La Croce? Non è ancora una scelta definitiva, ma certamente una proposta concreta...

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MONTEGRANARO - Sarà intitolata a Michele Gismondi la pista ciclabile dello stadio La Croce? Non è ancora una scelta definitiva, ma certamente una proposta concreta alla quale ha pensato l'amministrazione comunale per dare un giusto riconoscimento alla figura di uno dei più grandi sportivi della storia cittadina, scomparso ormai due anni e mezzo fa e per il quale, nella natia Montegranaro, non c'è stato finora spazio.


Non essendoci al momento nuove strade da intitolare sul suolo comunale e preferendo non cambiare denominazione ad altre già esistenti, la proposta che stanno cavalcando il sindaco Ediana Mancini e l'assessore allo sport Endrio Ubaldi pare la più semplice da percorrere. Ricreando, tra l'altro, una ideale connessione con quel Fausto Coppi del quale Gismondi fu fido scudiero nella sua decennale carriera da professionista e che proprio a ridosso dello stadio ha intitolata una via a proprio nome.

La proposta verrà sottoposta nei prossimi giorni ai capigruppo delle varie forze consiliari, che si dovranno riunire a breve per scegliere la data del prossimo consiglio comunale, e se ci sarà una ampia convergenza potrebbe diventare presto realtà. A meno che non si prospettino soluzioni alternative, almeno. 


Difficile che la questione sbarchi in consiglio già entro fine mese (il 25 o 26 sembrano le date più gettonate per la seduta che dovrà approvare il bilancio di previsione 2016), ma nel giro di qualche mese molto probabilmente sì. Si potrebbe magari pensare a una cerimonia da svolgere il 4 settembre, nel giorno del terzo anniversario della scomparsa del ciclista vicecampione del mondo nel 1959. Una carriera, quella di Gismondi, impreziosita da quella medaglia d'argento ma cui vanno aggiunte una tappa al Giro d'Italia (la cronosquadre del 1953), il glorioso Gran Premio Industria di Belmonte Piceno (sempre nel 1953) e la Coppa Agostoni (nel 1959). La sua carriera si stoppò prematuramente, a soli 29 anni, per colpa di un grave incidente. Era il 1960 e a Gazzola Gismondi fu protagonista suo malgrado un gravissimo schianto in pista, nel quale rischiò addirittura la vita. L'anno prima era tornato a Montegranaro per sposarsi e l'arrivo di Coppi aveva attirato su di sé gli occhi di tutta la città. Gregario anche nella vita privata. Ma è giunta l'ora di donargli un successo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico