Montegranaro, non pagherà 145.000 euro Una firma fa saltare la cartella esattoriale

Montegranaro, non pagherà 145.000 euro Una firma fa saltare la cartella esattoriale
MONTEGRANARO - ​Una sentenza che farà giurisprudenza anche a livello nazionale. L'impresa edile Sice srl ha vinto...

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MONTEGRANARO - ​Una sentenza che farà giurisprudenza anche a livello nazionale.






L'impresa edile Sice srl ha vinto ieri un ricorso contro l'Agenzia delle Entrate presso la Commissione Tributaria di Ascoli Piceno per una cartella esattoriale da quasi 145 mila euro, che, di conseguenza, viene annullata. Motivo? Era stata firmata da un dirigente che non ha superato un concorso.



La querelle giudiziaria nasce qualche mese fa in seguito alla pronuncia della Corte Costituzionale che, il 25 febbraio scorso, aveva stabilito che le centinaia di funzionari elevati al ruolo di dirigente da parte dell’Agenzia delle Entrate per mancanza di organico erano illegittimi nel loro ruolo. La Consulta, infatti, aveva stabilito che per accedere ad un ruolo dirigenziale è sempre necessario un concorso pubblico, che invece l’ente non ha mai eseguito.



Ciò ha comportato che tutti gli atti firmati da questi "dirigenti" potessero essere dichiarati inesistenti. Da qui la Sice è partita con la revisione delle proprie cartelle esattoriali, girate allo studio legale e tributario dell'avvocato Diego Cuccù di Porto Sant'Elpidio.



La ricerca ha dato i suoi frutti: una cartella è risultata firmata da uno di questi funzionari promossi senza averne titolo e da qui è scattata l'azione giudiziaria, culminata ieri con una sentenza che fa esultare l'impresa, la quale, almeno per il momento, risparmia una cifra da capogiro.



"E' un miracolo - non esita a definirlo così l'avvocato Cuccù - in primo luogo abbiamo accertato tramite l'Agenzia delle Entrate stessa la qualifica del soggetto che ha firmato i documenti. Una volta appurato che si trattasse di un mero incaricato ma non di un dirigente abbiamo presentato il ricorso. In teoria, questi 145 mila euro non saranno più riscuotibili perché ormai sono decorsi i tempi per compilarne un'altra relativa agli stessi anni. Faccio fatica ancora a crederci, è una vittoria clamorosa per noi. La sentenza sarà comunque impugnabile, ma al momento si tratta di un successo incredibile".


Una vittoria che potrebbe aprire una breccia enorme nelle casse dell'Agenzia delle Entrate. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico