Calzature, road map per la ripresa: serve un asse con Milano. La Regione: «Ok al nuovo volo da Falconara»

Calzature, road map per la ripresa: serve un asse con Milano. La Regione: «Ok al nuovo volo da Falconara»
MONTEGRANARO - Un asse calzaturiero Marche-Lombardia. Da sancire con un accordo di programma e un finanziamento straordinario. Lo ha prospettato l’assessore regionale Mirco...

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MONTEGRANARO - Un asse calzaturiero Marche-Lombardia. Da sancire con un accordo di programma e un finanziamento straordinario. Lo ha prospettato l’assessore regionale Mirco Carloni, nel corso dell’incontro “Sensazioni a pelle” organizzato da Camera di Commercio Marche, con la collaborazione di Regione Marche e azienda speciale Linea che si è svolto ieri pomeriggio all’hotel Horizon.

 
I nomi
Molti gli imprenditori presenti tra i quali Rodolfo Zenagrini, Maurizio Croceri, Gianni Giannini, Enrico Ciccola, Valentino Fenni, Alberto Fasciani, Alessandro Andolfi. Paolo Silenzi, Matteo Piervincenzi, Lorenzo Totò. Molti i temi toccati nel corso dell’incontro tra i quali quelli considerati fondamentali per il futuro della calzatura: infrastruttura, credito, formazione. Gino Sabatini, presidente Camera Commercio Marche, ha rivelato la possibilità di un volo Falconara-Milano, che il governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli ha confermato.


Il progetto
«E’ stato inserito nel bando con scadenza a fine mese», ha infatti ribadito il presidente della Regione Quanto alla linea ferroviaria dell’alta velocità lo stesso Acquaroli ha affermato che non ci sarà. Bisognerebbe spostare l’attuale tracciato e sarebbe troppo costoso. Si interverrà dunque sui binari esistenti, si migliorerà ma non si potrà arrivare all’alta velocità. Capitolo chiuso? No perché c’è la questione dei dissuasori sonori che rappresenterebbero una barriera lungo tutta la costa marchigiana. E poi c’è la questione arretramento autostrada. Molte le partite da giocare.


Le banche
Per il credito era presente il direttore generale del Confidi Unico che espresso la necessità di allungare le scadenze delle rate dei debiti e l’approvazione per la legge regionale 13, che è stata prorogata fino a fine anno, in attesa di essere rifinanziata, così come ha confermato l’assessore Guido Castelli che ha enfatizzato il concetto di «spendere bene i soldi del Pnrr perché una parte dovremo restituirla».


La formazione
Per la formazione e la necessità di attrarre i giovani verso i settori di calzatura e pelletteria, è stato rilanciata la proposta per la creazione del polo tecnologico della calzatura sulla quale nessuno si è espresso. E sulla possibilità di un Its unico delle Marche, ricalcando l’esperienza della Camera di Commercio, Andrea Santori, delegato alla formazione della Camera di Commercio e presidente Its Fermo.


I dubbi
Santori si è detto scettico al momento perché «ogni territorio ha le sue esigenze e peculiarità ed i soldi a disposizione sono già troppi». L’unione, il giocare di squadra è però fondamentale per le Marche che sono piccole e hanno imprese piccole. Lo hanno rimarcato tutti i presenti. Di facciata tutti lo dicono ma dietro le quinte non è sempre così, nonostante i pessimi risultati. Di filiera ha parlato il presidente Acquaroli e sulla filiera si basa la proposta di Carloni: dal distretto geografico alla filiera multilocalizzata Marche-Lombardia, regione dove ci sono le macchine per le calzature e c’è Milano, ormai capitale europea della moda. Quella Milano dalla quale sono reduci gli imprenditori dopo gli appuntamenti fieristici dei giorni scorsi come il Micam. Fiere che sono tornate in presenza e che hanno riacceso una piccola speranza in merito alla possibilità di una ripartenza. Anche se i dati sull’export, raffrontati al 2019, sono ancora molto negativi.


I blocchi


«Un approccio ai finanziamenti di tipo multi-localizzato consentirebbe il superamento dei due blocchi (tecnico-produttivo e commerciale) e una miglior definizione degli interventi non più legati alla sola dimensione regionale bensì all’operato delle imprese complessivamente», ha detto Carloni. «Fare sintesi» è l’obiettivo di Mauro Lucentini per il quale gli investimenti dei marchi nel nostro territorio sono «una soluzione tampone». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico