Montegranaro, primo lo aggredisce a mattonate e poi gli chiede scusa

Il sentiero dove è avvenuta l'aggressione
MONTEGRANARO - Con la notte bianca di ieri è calato il sipario su una edizione pirotecnica del Veregra Street. Peccato che, negli ultimi giorni, a macchiarla ci siano stati...

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MONTEGRANARO - Con la notte bianca di ieri è calato il sipario su una edizione pirotecnica del Veregra Street. Peccato che, negli ultimi giorni, a macchiarla ci siano stati diversi fatti tutt'altro che piacevoli. Il più grave sicuramente è quello accaduto tra la notte di giovedì e le prime luci dell'alba di venerdì, che ha visto un tecnico dell'organizzazione del festival picchiato da un uomo nel parcheggio Zed. 

 
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, erano le 2 circa quando due uomini sulla quarantina si sono avvicinati con fare provocatorio al tecnico, che stava lavorando in largo Conti, non lontano dal bar Paradise, per mettere in sicurezza l'area dopo la fine degli spettacoli della serata. Volano parole grosse, qualche spintone e delle minacce ma la cosa sembra finire lì, anche perché pare non ci siano questioni particolarmente importanti all'origine del litigio. Il dipendente comunale si rimette a lavorare e, intorno alle 5, si dirige verso il sentiero che collega viale Gramsci con il parcheggio Zed, dove aveva posteggiato l'auto. Sta albeggiando ed è molto stanco quando, arrivato vicino alla macchina, si ritrova davanti uno dei due uomini con i quali aveva avuto l'alterco qualche ora prima. Lo stava aspettando. «Io e te dobbiamo chiarire», dice l'aggressore, che però non lascia tempo di replica al suo dirimpettaio, al quale molla un pugno in pieno volto. Ma non è un pugno "normale", è molto più violento perché l'uomo tiene stretto in mano un mattone, che poi gli tira addosso. Uno zigomo spaccato ed un occhio nero valgono 15 giorni di prognosi per l'aggredito, che ha subito sporto denuncia nonostante l'aggressore, resosi conto del gesto, si sia più volte scusato ed abbia addirittura accompagnato il ferito al bar per una prima medicazione, prima del trasporto al pronto soccorso dell'ospedale di Fermo. Ma non finisce qui.
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Corriere Adriatico