Potes a Montegiorgio, Saltamartini rassicura il Fermano: «Niente tagli, gli errori non sono i nostri»

Potes a Montegiorgio, Saltamartini rassicura il Fermano: «Niente tagli, gli errori non sono i nostri»
MONTEGIORGIO - La Potes di Montegiorgio resterà col medico a bordo. A scongiurare l’ipotesi di una demedicalizzazione del 118 della media Valtenna è stato,...

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MONTEGIORGIO - La Potes di Montegiorgio resterà col medico a bordo. A scongiurare l’ipotesi di una demedicalizzazione del 118 della media Valtenna è stato, ieri mattina, l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini. Che, rispondendo a un’interrogazione del consigliere regionale Pd Fabrizio Cesetti ha assicurato che «non è stato previsto alcun tipo di ridimensionamento né di restrizione».

 

La voce di una possibile demedicalizzazione della Potes montegiorgese s’era sparsa a inizio dicembre. Quando i consiglieri di minoranza avevano presentato un’interrogazione, chiedendo lumi sul futuro del 118. Poi, più nulla. Nel frattempo è esploso il caso della Potes di Amandola, che sembrava a rischio demedicalizzazione pure quella. Ipotesi, invece, affossata dal direttore dell’Area vasta 4, Roberto Grinta, che ha fatto sapere che «verrà garantita la presenza di un mezzo di soccorso avanzato dotato di medico e infermiere».


Per Montegiorgio, a placare i malumori è intervenuto Saltamartini che, dopo aver assicurato che per la Potes non cambierà niente, ha rimarcato come «il tema del 118 sia legato al problema dell’organico» e «al fatto che, nel nostro Paese, per dieci anni non sono stati formati i medici». S’arrabbia l’assessore alla Sanità. «I nostri ospedali sono tutti privi di idoneità sismica e antincendio. Macerie ereditate dalle precedenti gestioni», dice. E spiega che «i 63 medici che mancano al 118 richiedono una rimodulazione del sistema», che «c’è una centrale operativa ad Ascoli che regola il coordinamento di questi interventi» e che «l’attività di emergenza-urgenza dipende dall’organizzazione dei servizi, che fa capo alle aziende (sanitarie)». S’è detto soddisfatto della risposta, Cesetti. Che ha chiesto a Saltamartini di ripristinare la Potes medicalizzata di Sant’Elpidio a Mare, «per garantire quella struttura e organizzazione medica in una zona dov’è necessaria».


Il consigliere del Pd ha anche chiesto alla giunta di discutere in Consiglio la destinazione dei fondi del Pnrr. Tutti ma, nella fattispecie, quelli per la sanità, che «nell’Area vasta 4 non hanno previsto risorse per l’ospedale di comunità di Montegiorgio e solo 100mila euro per quello di Sant’Elpidio a Mare». Fatto, quest’ultimo, che ha suscitato le ire del sindaco Alessio Terrenzi e innescato «una positiva polemica» tra Cesetti e il collega di Fdi, Andrea Putzu, «all’esito della quale – ha detto il consigliere dem – penso e auspico che verrà rivista quell’assegnazione di risorse». «Questo – ha concluso Cesetti riferendosi al Consiglio regionale – è il luogo per fare una discussione approfondita, ampia e il più possibile condivisa per la ripartizione delle risorse del Pnrr, che non può essere prerogativa della giunta». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico