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MONTEGIORGIO - Portare l’ippica tra le discipline olimpiche e far gareggiare i migliori cavalli e fantini del mondo. Parte da Montegiorgio il sogno di Sam Stathis, vulcanico statunitense dalle origini greche. Il suo progetto l’ha presentato ieri mattina all’Officina del Sole. Carichissimo, ha messo subito le cose in chiaro: a lui i soldi non mancano. E siccome è appassionato di cavalli, ma anche di tecnologia, ha deciso di metterli insieme.
Se gli chiedi perché proprio Montegiorgio, risponde che è un posto che gli piace e che è amico di lunga data della famiglia Spanò.
«Vorrei che tutti gli atleti italiani venissero a Olimpia a competere», spiega Stathis che dice di essersi fatto da solo, emigrando da giovane in Florida da «un villaggio molto povero» della Grecia. Perché il suo sogno arriva fino ad Atene, dove sta costruendo un ippodromo. «Il mio progetto – spiega – è un modo per ridare indietro quello che ho ricevuto, ripartendo dalla Grecia e dall’Italia, le culle della civiltà d’Europa». Se ci riuscirà, sarà il tempo a dirlo. Per adesso, pare che aprirà due società in Italia, «una internazionale e una con sede legale a Montegiorgio».
Ad ascoltarlo, ieri, c’erano Alessandro Arletti, del Coordinamento ippodromi italiani, Antonio Acanfora, delegato del Gruppo ippodromi associati, e Giampiero Pieraccini, per gli ippodromi di Grosseto e San Giovanni Teatino. «L’ippodromo – la chiosa del sindaco Michele Ortenzi – rappresenta un elemento fondante per la nostra comunità e il nostro territorio. È un piacere che torni a essere volano di sviluppo economico e turistico».
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Corriere Adriatico