Il giallo dell'anziana legata mani e piedi Gli inquirenti studiano impronte e dna

Il figlio della vittima Marcello Balestrini davanti alla villetta
MONTEGIORGIO - Troppi pochi elementi e troppe domande senza risposte sul giallo della morte di Maria Biancucci, la donna di 79 anni legata mani e piedi e adagiata a pancia in...

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MONTEGIORGIO - Troppi pochi elementi e troppe domande senza risposte sul giallo della morte di Maria Biancucci, la donna di 79 anni legata mani e piedi e adagiata a pancia in giù sul letto dai malviventi entrati in casa per mettere a segno un furto, e trovata verso le 22.40 priva di vita dal figlio Marcello. Il fascicolo aperto dalla procura fermana per omicidio resta a carico di ignoti mentre ieri sera si attendeva la decisione del pubblico ministero per l’incarico al patologo che dovrà eseguire l’autopsia. Dalle fitte maglie di riserbo non emergono novità sulle indagini che, al momento, sembrano in stallo. 

Si studiano impronte e dna, perchè allo stato da qui potrebbe arrivare qualche importante sviluppo. Un altro nodo da sciogliere è quello dello scotch usato dai banditi per legare l’anziana, capire cioè se i malviventi se lo sono portati dietro, quindi con l’intento premeditato di legare la donna o chiunque avessero trovato in casa , o se invece lo hanno preso dentro la villetta. A tale riguardo il figlio Marcello ieri pomeriggio ha smentito che in casa ci fosse quel tipo di nastro adesivo.  Dunque siamo alle battute iniziali di una indagine che non sembra facile da chiudere. Le bocche serrate di procura e investigatori potrebbero significare due cose: o che ci sono elementi giudicati interessanti per sviluppare positivamente l’indagine, oppure, che si è ancora al punto di partenza. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico