MONTEGIORGIO - Si fa sempre più incerto il futuro di Alipicene, la società pubblico-privata che controlla l'aviosuperficie Guido Paci. Il direttivo si è...
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Non solo per la mancanza di una progettualità di lungo periodo e, di conseguenza, di introiti che ne giustifichino il proseguimento dell'attività. Ma anche per questioni giudiziarie. È in essere un contenzioso tra il privato proprietario del terreno su cui sorge l'aviosuperficie e la Alipicene stessa con al centro della partita la mancata corresponsione di parte del canone di affitto per diverse decine di migliaia di euro.
Il giudizio dovrebbe arrivare a settimane e, in caso di sconfitta per la società presieduta da Maurizio Marinozzi, potrebbe essere un colpo durissimo alla già traballante situazione dell'azienda. Che, non a caso, sta perdendo pezzi. Proprio martedì sera è stata ratificata l'uscita da parte dei Comuni di Porto Sant'Elpidio e Montegranaro, che non hanno partecipato alla votazione del bilancio, e Fermo farà lo stesso al più presto.
La questione, però, non è definita perché se entrambi i Comuni avevano messo nero su bianco la volontà di non fare più parte della società partecipata, è anche vero che sono ancora titolari delle rispettive quote, le quali, per regolamento, possono essere vendute solo ad altri enti pubblici. Ma quale ente sarebbe intenzionato a rilevare la quota di una società dalla quale tutti scappano?
Il vicepresidente Michele Ortenzi un paio di mesi fa aveva parlato di una possibile modifica allo statuto che consentisse agli enti pubblici di vendere le quote ai privati. Ma per ora nulla di fatto. E pensare che giusto un anno fa si parlava con entusiasmo dell'attività dell'aviosuperficie. Il direttore Cesare Rossi parlava di «321 atterraggi solo dall'estero nel 2014, più quelli provenienti dall'Italia». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico