Montefortino, benvenuti all'Eremo Ora c'è un amico di padre Pietro

Nazzareno Della Valle, 71 anni, di Casette d'Ete
MONTEFORTINO - Una Pasqua avventurosa e magica per chi ha scelto di passarla alle gole dell'Infernaccio, tra i monti Priora e Sibilla. Sono stati in pochi a scalare la...

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MONTEFORTINO - Una Pasqua avventurosa e magica per chi ha scelto di passarla alle gole dell'Infernaccio, tra i monti Priora e Sibilla. Sono stati in pochi a scalare la vetta della gola tra le più suggestive dell'Appennino umbro-marchigiano, nel Parco nazionale dei Monti Sibillini. Pochi sono arrivati fino all'eremo di San Leonardo. Una trentina di persone. Soprattutto coppie, ma anche comitive e famiglie con bambini. Quasi tutti da fuori regione.


Escursionisti intenzionati a visitare il monastero ristrutturato dall'eremita padre Pietro Lavini. Per arrivarci bisogna percorrere alcuni chilometri in salita, fino a 1.200 metri d'altezza. Tre ore tra andata e ritorno. Una volta in cima, ad accogliere tutti ora c'è Nazzareno Della Valle, 71 anni, di Casette d'Ete. L'uomo, ora in pensione, lavorava per un prestigioso marchio di calzature e si occupava di controllo della qualità del prodotto.

Un caro amico di padre Pietro, Nazzareno, e tale è rimasto anche dopo la morte del frate avvenuta lo scorso 9 agosto. L'elpidiense torna fin lassù ogni volta che può. L'eremo è la sua seconda casa. Lì accoglie chi vuole scoprire la storia del frate eremita: il Muratore di Dio. In quel monastero, di proprietà delle Suore Benedettine di Santa Vittoria in Matenano, Nazzareno tiene acceso un fuoco al pian terreno ogni volta che può e accoglie tutti con un bicchiere di vino rosso e una bruschetta con aglio e olio.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico