Montefortino, segnale telefonico molto debole. L'allarme del sindaco

A destra il sindaco Ciaffaroni
MONTEFORTINO - Il terremoto ha portato ancor più in evidenza massima le molte difficoltà che il territorio montano dei Sibillini sta vivendo da tempo.   Un...

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MONTEFORTINO - Il terremoto ha portato ancor più in evidenza massima le molte difficoltà che il territorio montano dei Sibillini sta vivendo da tempo.   Un esempio, semmai ce ne fosse bisogno, la scarsa copertura del segnale telefonico, con zone dove è completamente assente o viaggia ancora molto lentamente, con collegamenti deboli e con frequenti interruzioni. Zone, in gran parte del territorio comunale, dove ancora non ci si può collegare neanche tramite la tecnologia 3g, quando ormai si sta superando la 4.  

 


Il sindaco di Montefortino Domenico Ciaffaroni lo scorso 27 luglio, quindi meno di un mese prima del sisma, aveva inviato una lettera alla Tim dove si evidenziavano queste problematiche, considerando che il comune è il secondo per estensione territoriale nella Provincia di Fermo, con molte famiglie dislocate nelle varie frazioni e che ha luoghi di alto richiamo turistico come le gole dell’Infernaccio e soprattutto il Santuario della Madonna dell’Ambro. Quest’ultimo è il luogo di culto Mariano più frequentato delle Marche dopo Loreto, ma in esso e nella zona circostante non arriva quasi affatto il segnale per telefono mobile. Dunque Ciaffaroni aveva richiesto alla Tim l’istallazione di almeno un altro ripetitore. L’azienda risponde che non sono previsti nuovi impianti di rete mobile ma provvederà all’ottimizzazione di quelli già esistenti. Tradotto in termini concreti: rimarrà tutto come prima. Un problema notevole considerando che siamo in zone territorialmente disagiate, e che si è fatto ancor più sentire in questi periodi post terremoto quando il flusso delle comunicazioni è aumentato in modo esponenziale e quindi ancor più difficile è telefonare o mandare sms, senza parlare del collegarsi a internet. «Appena dopo la grande scossa di terremoto del 24 agosto – dice Ciaffaroni - per farsi pubblicità abbiamo visto furgoni Tim scorrazzare ovunque per misurare segnali e controllare ripetitori. L’azienda pubblicizza la rete 4g ma qui i collegamenti telefonici viaggiano alla velocità dei muli. Spesso è impossibile inviare semplicemente un sms. Noi stiamo pagando un disservizio, continua il Sindaco. Quindi che non vengano nemmeno a misurare i segnali di rete poiché sembra una presa in giro, visto che qui non esistono proprio o sono lentissimi e presenti a macchia di leopardo. Quando si andava con l’analogico, paradossalmente, si telefonava meglio. Considerando che nel periodo post terremoto c’era maggiore bisogno di comunicazioni la situazione ha creato un ulteriore grave disagio». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico