MONTE VIDON COMBATTE - Dopo lo spaventoso incendio di mercoledì, presso l’azienda Monaldi Italia, che ha incenerito 150 mila galline, si riparte dalla stima dei...
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Ieri mattina, in Prefettura si è fatto il punto della situazione con le Forze dell’ordine e i Vigili del fuoco che hanno prestato soccorso. L’intervento è durato almeno fino alle 17, quando le fiamme erano state ormai completamente fermate.
Nonostante questo, i Vigili si sono fermati anche nella notte per monitorare l’area e controllare che non si fossero formate sacche di gas. La paura più grande era quella del rischio di danno ambientale che in base a quanto hanno dichiarato dai tecnici che si stanno occupando della questione, sembra essere un’ipotesi da escludere. L’incognita maggiore era infatti la presenza di pollina, letame delle galline ricco di azoto e fosforo. Uno dei capannoni andati distrutti, conteneva infatti 150mila galline, stipate su tre piani. È stata ritirata l’ordinanza emessa mercoledì dai comuni di Ortezzano, Monte Rinaldo e Monte Vidon Combatte, che avvertiva la cittadinanza di tenere finestre e porte serrate. Il sindaco Gaetano Massucci, di Monte Vidon Combatte si sente di poter rassicurare la cittadinanza: «L’Arpam ha controllato gli scoli dell’acqua, ha effettuato il campionamento dell’aria, così come i prelievi sui prodotti della Valdaso». Ieri, insieme all’Asur, era in programma la valutazione della ricaduta delle sostanze tossiche nell’atmosfera attraverso il prelievo sui terreni agricoli circostanti, su piante e ortaggi. Pare che gli esperti, si siano sentiti di poter escludere che vi siano stati veri e propri danni ambientali.
L’Arpam
I risultati dei rilevamenti effettuati dall’Arpam -su scoli dell’acqua, fossi e qualità dell’aria- saranno pronti tra una settimana. I due capannoni dell’allevamento sono andati completamente distrutti, sono rimasti intatti 2 silos pieni di mangime, una struttura per la selezione delle uova e una pulcinaia. Nel primo pomeriggio di mercoledì, sono arrivati i proprietari da Verona che avevano da poco completato l’adeguamento e l’ammodernamento dell’azienda in base alle nuove norme. Il gruppo Eurovo aveva acquisito l’azienda Monaldi dopo il fallimento. Ora si parla di un danno da 7 milioni di euro. Proseguono tutte le procedure per acquisire più elementi possibili sulla vicenda ma tutto farebbe pensare alle cause accidentali. Si pensa poi alle conseguenze che l’incendio avrà, anche sul futuro dell’azienda e sul personale, con circa dieci i dipendenti. «Mi auguro -ha commentato Massucci- che venga ripristinata quanto prima l’attività per il personale e per l’indotto. Prima però, sarà fondamentale pensare allo smaltimento controllato delle carcasse». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico