Trenta cinesi assediano l'azienda: alta tensione nella zona industriale

Monte Urano, trenta cinesi assediano l'azienda: alta tensione nella zona industriale
MONTE URANO - Azienda di Monte Urano assediata da trenta cinesi. Intervengono i carabinieri che solo dopo alcune ore riescono a placare i facinorosi e a ripristinare...

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MONTE URANO - Azienda di Monte Urano assediata da trenta cinesi. Intervengono i carabinieri che solo dopo alcune ore riescono a placare i facinorosi e a ripristinare l’ordine. È accaduto ieri mattina nella zona industriale del centro calzaturiero. Secondo le prime ricostruzioni, verso le ore 8 un gruppo formato da una trentina di persone di nazionalità cinese è riuscito ad entrare nel piazzale antistante un fabbricato industriale, bloccando l’attività della fotocellula e di conseguenza impedendo al cancello di ingresso di richiudersi regolarmente. 


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Il cancello era aperto per permettere l’ingresso di alcune persone, presumibilmente dei dipendenti delle aziende ubicate all’interno del fabbricato. Una volta bloccata la chiusura del cancello i cinesi si sono riversati all’interno del piazzale, occupandolo. Poi è partita la protesta con cui rivendicavanao i propri diritti inveendo contro la proprietà dell’impresa. Nel caso specifico, sembrerebbe che il gruppo di cinesi avrebbe lamentato dei crediti vantati ma non riscossi interamente. Vista la portata della protesta è scattato subito l’allarme. 
 
Chi era all’interno del fabbricato industriale ha chiesto l’arrivo delle forze dell’ordine, prontamente intervenute. Si temeva anche che i manifestanti potessero entrare all’interno dell’edificio, e la situazione, già tesa, avrebbe potuto degenerare. Sempre stando a quanto è stato possibile ricostruire, all’arrivo dei carabinieri, il gruppo di manifestanti si è disunito. Molti sono fuggiti a piedi mentre altri sarebbero rimasti sul posto e avrebbero proseguito nella loro dimostrazione e nelle loro proteste. I carabinieri hanno cercato di identificare più persone possibili ma hanno dovuto fare i conti anche con la resistenza e l’opposizione dei cinesi, che, imperterriti, hanno continuato nella loro azione che per fortuna si è limitata alle parole. 
Il piazzale

Solo verso le 12,30, secondo le testimonianze raccolte, i carabinieri sono riusciti a liberare completamente il piazzale di proprietà privata e a riportare la calma, permettendo alle imprese di poter riprendere l’attività con maggiore serenità. Già nel pomeriggio di ieri sono scattate le procedure del caso, con le varie azioni legali. La speranza è che la protesta non assuma altre forme e non venga ripetuta e che il gruppo di cinesi comprenda la situazione e le forme più idonee e civili per rivendicare i propri diritti.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico