Monte Urano, la giunta ha approvato il piano triennale contro la corruzione

Il municipio di Monte Urano
MONTE URANO - L’affidamento diretto di lavori, servizi o forniture, la selezione per l’affidamento di un incarico professionale e gli accertamenti con adesione dei...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MONTE URANO - L’affidamento diretto di lavori, servizi o forniture, la selezione per l’affidamento di un incarico professionale e gli accertamenti con adesione dei tributi locali sono le attività che il Comune reputa più a rischio corruzione. Lo si evince dal piano triennale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza approvato dalla giunta e valido fino al 2019 che ha come oggetto quello di prevenire il rischio della corruzione nell’attività amministrativa dell’ente con azioni di prevenzione e di contrasto della illegalità da svolgersi nel periodo 2017-2019. 

Il piano è stato elaborato dal segretario comunale Luigi Simonelli, nominato eesponsabile della prevenzione della corruzione del Comune. Una risposta dell’Ente, dovuta per legge, al monito del procuratore della Repubblica Domenico Seccia che in un recente convegno ha affermato come: «La corruzione è parte integrante dello sviluppo nella crisi. È un costo individuale ma soprattutto sociale, altera uno dei contenuti dello sviluppo: la competitività».
Per il momento e almeno negli ultimi anni nel comune di Monte Urano non si sono mai verificati episodi di corruzione. Per ogni attività il relativo ufficio comunale è stato chiamato ad una valutazione del rischio. Attraverso l’utilizzo di alcuni coefficienti è stata misurata la stima della probabilità che si concretizzi il rischio e la stima del valore dell’impatto qualora si verifichi la corruzione. La somma dei due coefficienti ha stabilito le attività più rischiose. In cima alla classifica del processo di autovalutazione c’è l’affidamento diretto dei lavori servizi o forniture, sia perché è un processo altamente discrezionale, sia perché è direttamente rivolto ad utenti esterni, i quali ricevono dei considerevoli vantaggi dall’assegnazione della gara di appalto, ad esempio, ma anche perchè il tipo di controllo applicato sul processo è solo in minima parte adeguato a neutralizzare il rischio. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico