Monte Urano, rapina dal benzinaio La coppia di banditi ​patteggia la pena

Monte Urano, rapina dal benzinaio La coppia di banditi ​patteggia la pena
MONTE URANO - ​Con il volto travisato e con una pistola taser avevano rapinato il benzinaio del distributore Esso di Monte Urano. Il colpo lungo la strada Mezzina, lo scorso 9...

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MONTE URANO - ​Con il volto travisato e con una pistola taser avevano rapinato il benzinaio del distributore Esso di Monte Urano. Il colpo lungo la strada Mezzina, lo scorso 9 maggio. La coppia, un uomo di origini marocchine e una giovane donna italiana, aveva immobilizzato il dipendente e arraffato l'incasso della giornata. I carabinieri erano riusciti in poche ore a intercettare i due rapinatori e ad arrestarli. Oggi si è celebrato il processo. I due hanno dovuto rispondere delle accuse di rapina aggravata, lesioni, porto abusivo di oggetti atti a offendere.




Gli avvocati della difesa Luisa Di Ruscio e Giordano Giordani hanno deciso di patteggiare per ottenere una riduzione della pena. Dopo un'ora di camera di consiglio il presidente del collegio penale Ugo Vitali Rosati ha emesso la sentenza, condannando l'uomo, Chauki Khayat, difeso dall'avvocato L.D.R., a 3 anni e 4 mesi di reclusione, e la donna, Vanessa Mastrangelo, rappresentata da Giordano Giordani, a 2 anni di reclusione, pena sospesa.



Mentre Khayat, per via di precedenti penali, resterà in carcere, la donna, incensurata, è stata rimessa in libertà. Durante l'interrogatorio di convalida, i due avevano dichiarato di aver agito in preda a un momento di follia dettato da una situazione di ristrettezza economica. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico