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MONTE URANO- Nessun pericolo arriva dai campi elettromagnetici generati dalle antenne della telefonia mobile. Almeno questo è quello che dicono i risultati dei rilievi effettuati dalle strumentazioni installate dall’Arpam che per circa 15 giorni hanno memorizzato i valori delle onde elettromagnetiche.
«Il limite massimo consentito è di 6 volt al metro. Il valore rilevato si ferma a 0,2 volt al metro» spiega l’assessore Massimo Brasili che, alla conferenza stampa di fine anno, ha collegato queste misurazioni ad una specifica richiesta proveniente dai residenti del Quartiere 167.
I referti
Anche sulla base di tre diagnosi che accomunano altrettanti minori residenti a poca distanza l’uno dall’altro all’interno dello stesso quartiere, all’inizio dello scorso anno, le famiglie coinvolte, insieme con i residenti, hanno chiesto all’amministrazione comunale di Monte Urano di verificare i campi elettromagnetici generati dalle antenne installate nella zona.
Le cause
Restano però i dubbi sulle eventuali e possibili cause che hanno provocato la stessa malattia diagnosticata a tre minori, residenti a poca distanza l’uno dall’altro. Se da un lato viene esclusa la correlazione con le onde elettromagnetiche, dall’altro lato non viene esclusa una causa comune che possa in qualche modo aver favorito l’insorgenza della patologia. Un lecito sospetto vista l’inusuale casistica.
Corriere Adriatico