Meloni, manifesti elettorali strappati a Porto San Giorgio. Protesta Agostini per FdI. La polemica s'infiamma

Meloni, manifesti elettorali strappati a Porto San Giorgio. Protesta Agostini per FdI. La polemica s'infiamma
PORTO SAN GIORGIO È Ferragosto ma è già clima da campagna elettorale. Le elezioni politiche anticipate a fine settembre hanno acceso lo scontro fra le fazioni...

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PORTO SAN GIORGIO È Ferragosto ma è già clima da campagna elettorale. Le elezioni politiche anticipate a fine settembre hanno acceso lo scontro fra le fazioni in lizza. L’ultima segnalazione arriva da Andrea Agostini, il quale ricorda che nel giro di un paio di giorni sono stati affissi, e quindi subito strappati, i manifesti dove Giorgia Meloni afferma che alle elezioni politiche gli esponenti di Fratelli d’Italia, con la fiamma tricolore nel simbolo, sono “Pronti a risollevare l’Italia”.  Sul caso è in corso una polemica, con gli schieramenti avversari che le hanno chiesto appunto di togliere la fiamma dal simbolo. «Una sorte annunciata - commenta ora Agostini - da un linguaggio misogino e violento che caratterizza la campagna elettorale di quella parte politica che non accetta tanto l’affermazione di un leader che sia donna, quanto la formazione di un governo che sia espressione democratica del voto popolare».


La richiesta


«Noi - riprende - non reagiremo al danneggiamento dei manifesti, come ad ogni altra provocazione dettata dall’odio di chi si erige a parole paladino della Carta Costituzionale, ma poi nel vivere teme l’affermazione per merito della donna nella nostra comunità, civile e politica, e si ingegna ancor prima dell’esito di ogni tornata elettorale perché la volontà popolare venga ogni volta disattesa e superata da giochi di Palazzo. Non reagiremo nella consapevolezza che il cambiamento è alle porte, è tempo per gli Italiani di una donna Premier capace di risollevare l’Italia. Come il linguaggio scomposto va contenuto, meglio evitato, la violenza in ogni manifestazione va sempre e comunque condannata. Auspico che ogni partito pubblicamente si dissoci dall’accaduto ed esprima solidarietà a Giorgia Meloni».

 

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Corriere Adriatico