FERMO - Operazione chirurgica tra le scosse, la scorsa notte, nell'ospedale di Fermo, nelle Marche, dove sono stati prelevati gli organi di una donna di 56 anni deceduta per...
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Nonostante il forte disagio psicologico di operare tra una scossa e un'altra, il terremoto non ferma dunque il lavoro degli medici e infermieri, «che - prosegue De Pace - vivono con grandissimo senso di dedizione la loro missione, nonostante spesso siano loro stessi sfollati». In particolare l'ospedale di Fermo è sovraccarico perché, in questo periodo, raccoglie i pazienti di Amandola e serve tutte le zone interne. Proprio qui si è concluso stamattina alle 7.30 il prelievo multiorgano. Uno dei due reni è stato trapiantato all'ospedale di Ancona e un altro a Genova, mentre i polmoni a Bologna. Il prelievo, conclude De Pace, «è terminato appena in tempo per non sentire la forte scossa delle 8.56 e, più di altri, ha ridato speranza: è un simbolo di come dalla morte la vita rinasca e conferma che la rete dei trapianti funziona anche in condizioni critiche». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico