SERVIGLIANO - Si sono inerpicati al piano di sopra, quello dove ci sono le camere da letto, sono penetrati all'interno della casa e hanno trafugato più di 2.000 euro in...
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Bottino ricco per i ladri che nella tarda serata di mercoledì hanno fatto razzia in una villetta a Curetta, frazione di Servigliano, dopo aver tentato analoghi colpi anche a Belmonte Piceno e Santa Vittoria in Matenano. Da una prima e sommaria ricostruzione dei fatti, tutto è accaduto in pochi minuti, intorno alle 21.45. In quel momento a casa c'era solo l'anziano capofamiglia, che vive nell'abitazione con la moglie e i due figli, tutti in quel momento fuori per impegni personali.
I ladri, senza far rumore, sono penetrati non dal piano terra ma dal primo piano, cui sono arrivati arrampicandosi dal balcone. Una volta sul terrazzo hanno estratto l'armamentario per scassare la grossa persiana della finestra di una delle stanze da letto.
Con un trapano e un pezzo di ferro ripiegato per l’occasione (quest'ultimo rinvenuto nei pressi dell'abitazione) hanno avuto ragione in poco tempo dell’infisso: hanno fatto un foro alla base della maniglia, ci hanno infilato dentro il ferro e hanno così aperto la persiana dall'interno, senza fare particolare rumore.
Una volta dentro l’abitazione è scattato il raid ma stranamente non hanno toccato i contanti. Nemmeno i materiali elettronici sono stati presi di mira, evidentemente non interessava perché più difficile da piazzare sul mercato nero.
In ogni caso non sono riusciti a completare l'opera. Il cane, infatti, abbaiava già da qualche minuto, subito il padrone di casa però non aveva dato peso alla cosa. Ma quando, dopo un po', visto che l’animale continuava ha deciso di affacciarsi per capire cosa stesse succedendo, la scoperta: i ladri, vistisi scoperti, se la sono data a gambe levate con il buon bottino in tasca dileguandosi nelle campagna serviglianesi. Oltre 2.000 euro dicevamo il valore dei monili trafugati, cui vanno aggiunte ora anche le diverse migliaia di euro di valore della grossa persiana danneggiata. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico