Sant'Elpidio a Mare, grande festa per l'automedica donata da Dami

Un momento della festa
SANT'ELPIDIO A MARE -  Un giorno di festa per la Croce Azzurra, un momento storico, per dirla con le parole del presidente Robin Basso, un esempio di generosità....

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SANT'ELPIDIO A MARE -  Un giorno di festa per la Croce Azzurra, un momento storico, per dirla con le parole del presidente Robin Basso, un esempio di generosità. Si è svolta nel piazzale davanti al suolificio Dami la consegna dell'automedica donata proprio dall'azienda della famiglia Catalini alla pubblica assistenza di Sant'Elpidio a Mare e Monte Urano. Arrivano in tanti, non può passare inosservata la presenza di Natasha Stefanenko e del marito Luca Sabbioni. 


Ad aprire l'appuntamento una messa celebrata da don Ferdinando Pieroni, che ha insistito sull'importanza «di una globalizzazione della solidarietà contro la globalizzazione dell'indifferenza». E proprio la solidarietà fa da leit motiv a tutti gli interventi delle autorità dopo il taglio del nastro e al primo squillo di sirena del nuovo mezzo. Esulta il presidente Basso, pensando ad un ultimo anno da brividi. «Sono cambiate tante cose. Prima ci siamo trovati senza una sede ed abbiamo dovuto correre contro il tempo, poi con il riordino dei mezzi di emergenza abbiamo rischiato di essere soppressi per 12 ore al giorno. Abbiamo lottato per far capire che il nostro lavoro, con 1800 emergenze l'anno, era importante e ce l'abbiamo fatta. Ora abbiamo ottenuto la potes che tra qualche settimana partirà da Sant'Elpidio a Mare. Grazie al Suolificio Dami: di donazioni importanti ne abbiamo ricevute, ma mai una così. Mi hanno chiesto cosa ci potesse servire, ho detto che un'automedica sarebbe stata preziosa, loro non hanno esitato. Un gesto straordinario in memoria di Alberto Catalini». Il nome del fondatore di Dami riecheggia a più riprese.


«Sarebbe stato sicuramente felice di questa decisione - assicura la figlia Michela - La nostra forza è il lavoro di squadra che ci permette di essere competitivi, di investire ancora e quando possibile di dare una mano al territorio. Ci auguriamo che la nostra offerta aiuterà a rendere migliorare ancora il servizio di emergenza».  Parlano i sindaci, Alessio Terrenzi e Moira Canigola, ringraziano il suolificio per la sensibilità, sottolineano la stretta collaborazione con il mondo dell'associazionismo: «C'è bisogno di imprese così, che danno lavoro, che investono per il bene della collettività». Il consigliere regionale Francesco Giacinti plaude «ad una giornata all'insegna della solidarietà, vero cemento capace di tenere insieme la comunità». L'ultima parola alla Stefanenko: «Vivo a Sant'Elpidio a Mare da tanti anni, mi sento elpidiense e sono felice che la nostra città abbia imprese con questa sensibilità». Si chiude con una targa omaggio alla famiglia Catalini da parte della pubblica assistenza, poi foto di gruppo davanti al nuovo mezzo, pronto a sfrecciare per salvare vite.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico