PORTO SANT'ELPIDIO - Mare inquinato. Si salva il centro. Divieti di balneazione a nord e a sud a livello precauzionale. Colpa dei fiumi, delle piogge e delle correnti. ...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Durante la stagione estiva monitoriamo continuamente la qualità delle acque come da consuetudine in condizioni di maltempo - spiega il sindaco Nazareno Franchellucci -. A causa delle piogge delle ultime settimane, ed essendo Porto Sant'Elpidio stretta tra due fiumi, i valori delle analisi sono risultati non conformi. In via cautelativa la legge impone al sindaco di adottare provvedimenti del genere per garantire al 100% la tranquillità dei bagnanti. Augurandoci che le piogge finiscano prima possibile, non appena le analisi riporteranno i consueti valori di eccellenza, sarà nostra premura darne notizia».
Stamattina compariranno i cartelli di divieto. Bandite temporaneamente alcune zone. L'Arpam lunedì 13 giugno ha effettuato i controlli e rilevato la non conformità delle acque nei sei punti prelievo. Tre giorni dopo è arrivata la nota per acqua non conforme a Nord: a 500, 700 e 900 metri a sud della Foce del fiume Chienti e davanti al Fosso Castellano. A Sud: a 200 e a 750 metri a nord dalla Foce del Fiume Tenna. Mare off-limits, in linea d'aria, nella zona del lungomare Europa fino a via Canada. A Sud sul lungomare Faleria fino all'incrocio con via Potenza. In attesa dei risultati delle analisi cartelli in prossimità dello scolmatore-pineta nord, a 900 metri dalla Foce del Chienti, davanti al Fosso Castellano, a 200 e a 750 metri a nord della Foce del Tenna.
«Con le forti piogge di questi giorni tutti i comuni costieri hanno dovuto emettere ordinanze di divieto di balneazione - spiega l'assessore all'Ambiente Annalinda Pasquali - sono ordinanze temporanee, non incidono sulla qualità dell'acqua del mare. E' tutto a livello precauzionale». Ma il problema resta. Per quanto riguarda il Chienti: «Porto Sant'Elpidio è stato l'unico comune a riavviare le procedure per la bonifica delle acque che affluiscono al fiume - spiega Pasquali - siamo riusciti a fare la restituzione legittima agli usi per due aree. Il problema non dipende da noi. Abbiamo il depuratore e abbiamo attivato le procedure di controllo e bonifica».
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico