PORTO SAN GIORGIO - L'ex sindaco Andrea Agostini "salva" l'ex consigliere di maggioranza Andrea Rogante. Ma questa volta la politica non c'entra nulla....
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Siamo a Civitanova, movida notturna - racconta Agostini - qualche bicchiere di troppo, l'uscita a tarda ora, le 5 dell'11 maggio di due anni fa, da un noto locale e A.R. (l'ex consigliere Andrea Rogante, ndr) si mette al volante quando si imbatte nella pattuglia della polizia stradale: l'etilometro accerta lo stato di ebbrezza alcolica. Seguono immediatamente il verbale ed il ritiro della patente, qualche parola di troppo e scatta l'imputazione per oltraggio a pubblico ufficiale, reato che pure senza aggravanti viene sanzionato con la reclusione anche fino a tre anni. Citazione diretta a giudizio e ieri mattina al tribunale di Macerata, il processo: giudizio abbreviato secco, discussione, assoluzione con formula piena da parte del giudice perché il fatto non costituisce reato».
Qual è la tesi sostenuta dall'ex sindaco Agostini? «Il 341 bis del codice penale pretende più di tre agenti perché l'oltraggio a pubblico ufficiale possa dirsi integrato. L'ingiuria deve essere sentita da estranei, ovvero da soggetti altri rispetto ai pubblici ufficiali coinvolti e in numero sufficiente e tale da ingenerare un effettivo danno di immagine, questa la linea difensiva sostenuta che se troverà conforto nelle motivazioni che seguiranno alla lettura di ieri del dispositivo della sentenza - il pronostico di Agostini - aprirà nuovi scenari nelle relazioni tra forze dell'ordine e utenti della strada».
Intanto l'ex consigliere Rogante, che era in maggioranza ai tempi della giunta Agostini, se ne può tranquillamente andare in giro senza condanne per oltraggio a pubblico ufficiale. E forse con un pizzico in più di self control. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico