Porto San Giorgio, Thelma e Louise del furto: negozi ripuliti e via in auto

Le due donne sono state fermate dalla polizia
PORTO SAN GIORGIO - La volante del Commissariato di Fermo nel corso delle ordinarie attività di controllo del territorio, venerdì scorso, in località Santa...

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PORTO SAN GIORGIO - La volante del Commissariato di Fermo nel corso delle ordinarie attività di controllo del territorio, venerdì scorso, in località Santa Maria a Mare, operava il controllo di una autovettura utilitaria a bordo della quale viaggiavano due donne che per il loro comportamento destavano l’attenzione degli agenti.


Provenienti da Civitanova Marche fornivano discordanti spiegazioni circa il motivo della loro presenza nel territorio e soprattutto sul rapporto di conoscenza   intercorrente tra di esse. Gli operatori di polizia si avvedevano della presenza   sul sedile posteriore dell’auto di borse in plastica contenenti numerose confezioni di profumo di gran marca, occhiali da sole  ed articoli di abbigliamento  griffati, tutti ancora muniti dei cartellini di vendita.
Non fornendo idonee spiegazioni circa la provenienza degli oggetti, e soprattutto non mostrando alcun scontrino che ne giustificasse il lecito acquisto, gli agenti decidevano di approfondire gli accertamenti, ed occultati sotto ai sedili anteriori venivano rinvenuti casalinghi, utensili ed accessori vari, tutti ancora  nelle rispettive confezioni di vendita.


Le due donne, identificate per M.V. della provincia di Macerata di anni 46 e T.D. della provincia di Reggio Emilia di anni 22,  venivano accompagnate negli uffici del Commissariato, dove sin dalle prime indagini appariva evidente che la mercanzia,  rinvenuta nell’autovettura, fosse il frutto di taccheggio in danno di esercizi commerciali. Infatti, l’attività investigativa portava ad appurare che gli articoli casalinghi provenivano da  un negozio del Centro Commerciale “Il Porto” di Porto San Giorgio, la cui addetta in sede di denuncia forniva il riscontro ai codici rilevati sugli oggetti sequestrati. Entrambe le donne venivano denunciate in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Fermo per rispondere del reato di ricettazione. Sono ancora in corso le indagini al fine di stabilire la provenienza dei  profumi,  occhiali da sole e capi di  abbigliamento, ed a tale scopo è in corso una meticolosa attività di ricerca presso i centri commerciali  della provincia fermana e dei comuni  limitrofi.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico