Porto San Giorgio, il Partito democratico si spacca sul futuro della terza corsia

Terza corsia fino a Pedaso, pomo della discordia
PORTO SAN GIORGIO - "Le parole dell'assessore Catia Ciabattoni sulla terza corsia? Sono del tutto personali e, seppur legittime, non rappresentano la posizione del partito"....

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PORTO SAN GIORGIO - "Le parole dell'assessore Catia Ciabattoni sulla terza corsia? Sono del tutto personali e, seppur legittime, non rappresentano la posizione del partito". Spaccatura in casa Dem.

Con la puntualizzazione del segretario cittadino del Pd, Andrea Di Virgilio, viene allo scoperto il mal di pancia nel Pd sulla terza corsia. Da una parte, appunto, il Pd e il sindaco Nicola Loira che puntano, con la riapertura delle trattative, all'ottenimento di importanti opere compensative per la città, dall'altra quella più radicale dell'assessore Ciabattoni: "Opere compensative sul territorio cittadino? In funzione di cosa? Per raggiungere quali obiettivi? A noi, così come ci viene prospettata, la terza corsia non serve".

Tutto nasce dalle dichiarazioni del delegato regionale al Bilancio Fabrizio Cesetti che ha annunciato il riavvio della trattativa per la terza corsia fino a Pedaso. Pomo della discordia? Le opere compensative. Quelle annunciate da Cesetti, infatti, interessano l'asse Porto Sant'Elpidio-Fermo anche se, a onor del vero, lo stesso Cesetti ha puntualizzato che Porto San Giorgio sarebbe la città con i maggiori interventi compensativi. "Non esiste che a fronte di opere compensative che ci tagliano fuori, a Porto San Giorgio - la posizione del sindaco - diano un contentino. Vogliamo un'opera di pari valore come la Valdete". Stessa linea di pensiero per Di Virgilio: "La città e il sindaco dovranno avere un ruolo di primo piano nella definizione di adeguate opere compensative. Penso alla Valdete". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico