ORTEZZANO - In sei tutti giovanissimi, tra i 22 e i 24 anni, sono finiti alla sbarra con l'accusa di lesioni gravi nei confronti di un loro coetaneo. E' quanto...
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Gli imputati sono tre fratelli di San Benedetto del Tronto, due ragazzi e una ragazza, un ventitrenne di Pedaso, uno di Fermo e una giovane di Monterubbiano. Ieri il giudice Barbara Bondi Ciutti ha deciso di rinviare l'udienza a dicembre del prossimo anno per ascoltare l'ultimo teste del Pm ieri assente e per l'esame testimoniale degli imputati.
Il pestaggio si è consumato a notte tarda intorno alle 3, la parte offesa racconta di essere stato avvicinato e minacciato da 5 ragazzi e una ragazza mentre stava accompagnando una sua amica alla macchina. All'inizio il gruppo di giovani lo avrebbe insultato e minacciato di morte, intimandogli di non farsi più vedere in paese altrimenti gliel'avrebbero fatta pagare dando fuoco al ristorante di famiglia, poi lo avrebbero accerchiato e iniziato a picchiarlo selvaggiamente con schiaffi e pugni facendolo crollare sull'asfalto. Una volta a terra, lo avrebbero preso a calci da tutte le parti. Il ragazzo racconta di aver cercato di farsi scudo come poteva con le braccia per attutire i colpi che gli venivano inferti sulla testa, alla pancia, al costato, dappertutto.
«Dopo cinque minuti sono riuscito a rialzarmi- racconta la vittima - perdevo sangue dalla testa e riuscivo a respirare a fatica. Insieme alla mia amica rimasta lì attonita davanti a quella orribile scena senza poter far nulla, sono scappato verso il centro abitato dove ho incontrato dei carabinieri». Al pronto soccorso i sanitari gli hanno riscontrato delle diverse contusioni, la frattura di una costola e di un dito ed hanno emesso una prognosi di 20 giorni. Sembra che alla base del folle e brutale gesto ci fossero futili motivi. La parte offesa si è costituita parte civile ed rappresentata dall'avvocato Cristiana Caporossi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico