MORESCO - Sbarca nel Fermano il dibattito su unioni e fusioni comunali. L’occasione è rappresentata dall’iniziativa pubblica con Roberto Petrucci...
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Quindi parlarne insieme...
Certo. Dobbiamo abbattere i muri, anche quelli del pregiudizio. Le cose vanno fatte bene. Non dobbiamo farci prendere dall’ansia delle fusioni a tutti i costi, ma bisogna capire nello specifico cosa occorra fare, se valga la pena o no.
Per lei vale la pena?
Sì. E non solo per l’abbattimento dei costi o per l’efficientamento dei servizi, ma anche per garantire più peso politico ai nostri enti. Più un Comune è grande e più grande è il suo peso politico.
Come bisogna agire?
I progetti vanno gestiti dal territorio, ci deve essere un coordinamento nell’ambito territoriale della provincia sia per motivi politici che amministrativi. Altrimenti si rischia di aspettare le decisioni dall’alto. Per questo è importante che sindaci e amministratori del territorio partecipino all’incontro. Il Pd c’è e vuole dire la sua.
Sembra mancare un po’ di chiarezza. C’è chi parla di obbligare alla fusione i Comuni sotto i 5 mila abitanti e chi discute sui dettagli delle incorporazioni. Cosa si vuole fare?
Ora non mi sembrerebbe giusto entrare nel merito di quello che si sta dibattendo a livello nazionale. Intanto dobbiamo capire bene i vantaggi e scegliere eventualmente una strada senza forzature. Per questo è importante che i Comuni agiscano.
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Corriere Adriatico