Fermo, Lido chiede più manutenzione Rifiuti e piante, l'appello dei residenti

Lido di Fermo
FERMO - Ha preso avvio a Capodarco, San Michele, San Marco e Lido di Fermo il servizio che garantisce, per almeno due giorni a settimana nei primi due quartieri, la presenza di un...

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FERMO - Ha preso avvio a Capodarco, San Michele, San Marco e Lido di Fermo il servizio che garantisce, per almeno due giorni a settimana nei primi due quartieri, la presenza di un operatore dell'Asite che assicurerà la pulizia.


Il servizio fa seguito a quello già attivato da tempo a Torre di Palme e Marina Palmense. Un servizio atteso visto che in queste settimane non sono mancate le proteste per la scarsa attenzione verso la pulizia, e non solo, dei quartieri periferici.

Ma la situazione resta ancora da monitorare e le proteste non mancano.



Alcuni residenti di Lido di Fermo, ad esempio, segnalano al nostro giornale la scarsa attenzione verso la pulizia delle erbacce, l’illuminazione pubblica e il decoro urbano nell’area accanto al sottopassaggio ferroviario. Vicino a quest’ultimo, lato mare, le piante non sono potate da troppo tempo, tanto “da rappresentare un pericolo - dicono i cittadini - per i mezzi più alti in transito, come ad esempio gli autobus. I rami arrivano a sfiorarli e la visibilità è davvero pessima. Inoltre le piante coprono i lampioni dove, fra l’altro, le lampadine sono fulminate.



Di sera, e ora sta facendo notte sempre più presto, qui non si vede nulla, è buio pesto. C’è da avere paura a farsi un giro in queste strade”. Altre segnalazioni riguardano la scarsa attenzione verso il verde pubblico nella zona accanto al parco giochi per bambini, che la scorsa estate ha riaperto i battenti. In mezzo alle erbacce c’è chi getta i rifiuti. Per non parlare dei cassonetti per i rifiuti: “Non si potrebbe organizzare la raccolta in un altro modo? Tutti quei cassonetti in fila non sono un bello spettacolo. E il guaio è che sono così anche d’estate, quando i problemi, purtroppo, sono gli stessi. Non a caso abbiamo saputo che molti turisti sono intenzionati a scegliere altre spiagge”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico