FERMO – «Tornate al senso delle vostre origini, che la misericordia sia la vostra guida anche in futuro, perché la società ha bisogno del vostro...
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Erano centinaia, ognuno nelle vesti storiche della sua Confraternita, secoli di storia ma soprattutto una testimonianza viva di servizio civile e religioso, attività che da sempre caratterizza queste istituzioni che ora vogliono un rilancio.
Nel suo saluto al presule dopo la recita del rosario, il delegato arcivescovile Giovanni Martinelli ha parlato della volontà di far rinascere lo spirito fondativo delle Confraternite, per essere una realtà e non più un semplice apparato coreografico nelle celebrazioni.
Poi la processione verso la cattedrale, che nemmeno la pioggia ha fermato e il passaggio della Porta Santa. Infine l’assistente ecclesiastico don Osvaldo Riccobelli ha svolto alcune riflessioni, sottolineando come nell’anno della misericordia deve essere forte la voglia di testimoniare la propria fede e la propria missione, che nasce dal passato e vive una esigenza presente forte.
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Corriere Adriatico