Fermo, fucilate alla persiana di casa Astio tra anziani, il racconto choc

Il tribunale di Fermo
FERMO -  E' notte fonda e nel piccolo paesino di Montelparo a novembre tutto tace, all'improvviso l'assoluto silenzio viene rotto da un colpo di arma da fuoco...

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FERMO -  E' notte fonda e nel piccolo paesino di Montelparo a novembre tutto tace, all'improvviso l'assoluto silenzio viene rotto da un colpo di arma da fuoco esploso contro la persiana di una finestra di un'abitazione. 

Alla base del folle e sconsiderato gesto sembrano esserci vecchi dissapori mai sopiti tra due anziani del paese, uno dei quali probabilmente più sanguigno dell'altro che ripensando ad un torto subito ha agito d'impulso. 

Ieri si è aperto il procedimento che vede alla sbarra con l'accusa di danneggiamento G.F . Durante l'udienza dibattimentale sono stati ascoltati i primi testi del pubblico ministero tra cui il figlio dell'anziano a cui era rivolto il minaccioso avvertimento. 
«Stavo dormendo quando ho sentito uno sparo - racconta la vittima bersagliata dall’arma da fuoco - mi sono alzato e sono corso alla finestra, ho trovato la persiana della camera di mio nonno rotta e i vetri frantumati a terra. Mi sono affacciato e ho visto G.F allontanarsi e salire a bordo della sua macchina con in braccio suppongo un fucile. L'ho visto distintamente perché la strada era ben illuminata». 

L'uomo nel suo racconto riferisce di altri fatti avvenuti in precedenza, di minacce velate ed esplicite che l'hanno portato alla fine a sporgere denuncia contro G.F. «Nell'agosto del 2012 ho iniziato a notare strani avvenimenti - è stato il racconto - ho trovato danneggiata la mia vettura e il distributore di sigarette della mia tabaccheria. In un primo momento ho sporto denuncia contro ignoti. Poi il 31 agosto un altro sparo sempre verso la mia abitazione, un'altra finestra rotta e tanta paura, in quell'occasione non vidi la mano dell'insano gesto. Poi, quello che è accaduto nella notte del 4 novembre: quella di cui discutiamo oggi in questo dibattimento».  Un comportamento incomprensibile quello dell'anziano che affonda le radici in vecchi asti tra famiglie e arriva, secondo una delle ricostruzioni, a sparare verso le finestre con il serio rischio di far del male. Ma per la difesa dell'imputato questo è tutto da dimostrate dato il mancato ritrovamento dell'arma da fuoco a casa di G.F.

Il processo è stato rinviato a febbraio del prossimo anno per proseguire con l'istruttoria.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico