Fermo, attentati alle chiese Summit dal nuovo prefetto Di Lullo

La Prefettura di Fermo
FERMO - Un vertice, il primo convocato dal nuovo prefetto Mara Di Lullo, per fare il punto della situazione a poco meno di una settimana dall’ultima bomba contro le...

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FERMO - Un vertice, il primo convocato dal nuovo prefetto Mara Di Lullo, per fare il punto della situazione a poco meno di una settimana dall’ultima bomba contro le chiese trovata domenica scorsa a Campiglione di Fermo, davanti al portone di San Gabriele dell’Addolorata.


L’incontro si è svolto ieri mattina nel Palazzo del Governo. Una riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia presieduta, appunto, dal prefetto, nel corso della quale è stata sviluppata un’approfondita analisi in ordine al fenomeno criminale degli attentati alle chiese del Fermano, a seguito dell'ultimo evento criminoso relativo all'ordigno inesploso davanti la chiesa di San Gabriele dell'Addolorata di Fermo. Alla riunione ha partecipato il procuratore della Repubblica, Domenico Seccia. «Il prefetto - si legge in una nota - ha invitato tutti i rappresentanti delle forze dell'ordine ad assicurare la massima sinergia operativa attraverso l'intensificazione dell’attività di prevenzione, anche con l'affiancamento alle forze di polizia a competenza generale - Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri - della Guardia di Finanza e del Corpo Forestale dello Stato, nonché con il rafforzamento dello scambio informativo utile nell’azione preventiva di contrasto alla fenomenologia criminale in esame». 


L'occasione è servita anche per fornire al prefetto Di Lullo una prima analisi della situazione relativa all'ordine e alla sicurezza pubblica sull'intero territorio provinciale, con l'indicazione delle principali criticità e dei relativi luoghi su cui esse insistono.  La riunione tecnica interforze è stata, inoltre, funzionale ad una prossima convocazione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, estesa agli amministratori locali dei Comuni maggiormente interessati dai fenomeni criminali insistenti sul territorio provinciale, a cominciare da quelli di Fermo e Porto Sant’Elpidio. «A conclusione de1l’incontro - si legge ancora nella nota ufficiale - il prefetto ha ringraziato per l'attenzione e il lavoro svolto finora e per ciò che sarà fatto nel futuro prossimo nella direzione impartita in sede di riunione». Dunque un vertice per fare il punto sulle indagini che già possono contare su diversi elementi al vaglio della Procura e dei carabinieri che stanno conducendo gli accertamenti. E’ chiaro che si spera in una rapida chiusura del cerchio.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico