Fermo, il cuore gialloblù di Di Fabio «Che bello ritrovarsi 20 anni dopo»

Un momento di Fermana-Livorno, giocata a Ferrara, finale playoff valevole la promozione in C1
FERMO -  Il conto alla rovescia è iniziato. Sabato 25 giugno, alle ore 18 e con ingresso libero, il Bruno Recchioni ospiterà un'amichevole tra le Vecchie...

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FERMO -  Il conto alla rovescia è iniziato. Sabato 25 giugno, alle ore 18 e con ingresso libero, il Bruno Recchioni ospiterà un'amichevole tra le Vecchie Glorie Gialloblù e la Fermana della stagione sportiva 1995/96, vale a dire la rosa partita dall'allora Serie C2 e volata in C1 al termine degli spareggi playoff vinti sul più quotato Livorno. A seguire grande festa in piazza.


«Arrivai a Fermo dopo il ritiro estivo, provenienza Siena - racconta il capitano di allora,  l'ex centrocampista Guido Di Fabio, oggi 51 anni - Di quella stagione conservo tante emozioni. Non partimmo tra i favoriti ma, sin da subito, vennero a galla le tante personalità forti e di spicco di cui era composto lo spogliatoio, tant'è che mister Marco Alessandrini ebbe anche qualche difficoltà iniziale nel gestire il gruppo. Poi tutto veicolò nel verso giusto e ad un certo punto della stagione, guardandoci in faccia, ci fu la consapevolezza che potevamo fare qualcosa di importante». 

Il racconto dell'ex capitano va all'atto decisivo, il culmine contro i livornesi in terra emiliana. "Ricordo che si trattò di una partita bella, emotivamente coinvolgente. Gli avversari partirono forte, soffrimmo non poco i loro calci piazzati perché avevano ottimi battitori ed altrettante torri aeree offensive. Noi reggemmo l'urto, man mano prendemmo poi sia coraggio che campo sino all'espulsione di Enrico Turcheschi, fortunatamente per noi bilanciata di lì a poco con un altro rosso, stavolta sventolato all'indirizzo dell'amaranto Christian Scalzo. Cosa mi torna in mente sul mio conto personale? Il pressing che feci al 119' sulla bandierina del calcio d'angolo avversario. Non sentivo affatto la fatica per i tanti minuti giocati, al contrario ero spinto dalla fame di arrivare sino in fondo con un nostro esito favorevole». Servizio completo nell'edizione in edicola.

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Corriere Adriatico